giovedì 9 gennaio 2014

Croce Rossa strategy 2020 e gestione del personale

Estratto da http://www.ilgiornale.it
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La dichiarazione dei un ex dipendente

"Quando si è profilata all'orizzonte l'idea della privatizzazione Francesco Rocca, il nostro presidente nazionale, ha promesso in più interviste che non saremmo mai stati lasciati a casa. Anzi: ci è stato chiesto di sottoporci a 40 ore di corso per l'utilizzo dei defibrillatori per avere maggiori possibilità di essere ricollocati proprio in caso di privatizzazione dell'ente. Invece adesso, con la sparizione dei comitati cittadini diventati associazioni di promozione sociale, ci spiegano che potremmo essere riassunti solo nei comitati provinciali che però, per mancanza di fondi, non hanno bisogno di personale. E i cui presidenti comunque possono assumere chi vogliono, non hanno nessun obbligo di far lavorare proprio noi!"

La riflessione personale

Purtroppo è vero che che non vi è alcun obbligo apparente  di mantenere un posto di lavoro.
Anzi la cosa appare confermata dalle dichiarazioni del direttore regionale della Croce Rossa lombardia. (vedi il video)
Dovrebbe però essere sempre presente un comportamento etico proprio del Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Comportamento  che viene esplicitato nella strategia 2020 della federazione stessa:

"Through governance and management, members, volunteers and staff are able to participate meaningfully in relevant decision-making processes. National Societies provide a safe workplace, and protect and promote the physical and psychosocial well-being of all who work with them"

"Attraverso la governance e la gestione i soci, i volontari e il personale sono in grado di partecipare in modo significativo nei rilevanti processi decisionali.
Le Società Nazionali offrono  un ambiente di lavoro sicuro, e proteggono  e promuovere il benessere fisico e psicosociale di tutti coloro che lavorano al proprio interno"

Bhè episodi di mancato rinnovo nonostante le garanzie fornite come quello che appare accaduto a Milano e in altre parti d'Italia, se confermati, appaiono in contrasto con le linee guida della Federazione Internazionale.

Auspico che i presidenti che ora si trovano a gestire per la prima volta anche il personale dipendente sappiano  essere coerenti con la propria appartentenza al movimento e cercheranno di offerire un ambiente di lavoro sicuro e proteggerenno con tutti i mezzi in loro possesso il benessere dei membri lavoratori della società nazionale.


Ovviamente quanto scritto è una riflessione poersonale e non si vuole puntare il dito contro nessuno, solo racconto agli amici che mi seguono il mio personale malessere e auspicio.


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