domenica 30 marzo 2014

Solone disse


« Alla lingua guardate e alle parole di un uomo affascinante.
Ciascuno di voi da solo cammina con passi di volpe,
ma tutti insieme stordita avete la mente. »



« Se poi vi trovate nei guai per la vostra stoltezza,
agli dei non imputatene colpa;
voi stessi costoro ingrandiste, concedendo presidi,
e per questo avete l'ignobile servitù. »


venerdì 28 marzo 2014

Attività parlamentare riguardante Croce Rossa Italiana




Numerosi gli  atti ed iniziative di Deputati e Senatori che riguardano la +Croce Rossa Italiana in questo periodo .
Deputati e Senatori  che siedono su diversi lati degli emicicli che compongono il parlamento si stanno interessando all'epocale trasformazione giuridica della più grande associazione Italiana

Per coloro che condividono la passione di conoscere con propria mano cosa accade in parlamento con la passione di appartenere ad uno dei più grandi movimenti di idee di questo nostro mondo regalo un piccolo e non esaustivo elenco generato tramite la consultazione della banca dati degli "Atti di indirizzo e controllo" del +Parlamento Italiano


la più recente interrogazione pone il dubbio di una violazione della norma in quanto secondo l'interpretazione data dagli onorevoli la data della "privatizzazione dei comitato Locali e provinciali" non sarebbe  il primo gennaio scorso bensì il primo gennaio prossimo (2015) e segnala al Ministro che "tanto la determinazione direttoriale quanto gli atti prodromici e consequenziali violano, dunque, il dettato normativo di cui al decreto legislativo n. 178 del 2012;"

Buona Lettura


Interrogazione a risposta scritta 4-01932 presentata da
LUCIO ROMANO
martedì 25 marzo 2014, seduta n.216
ROMANO, DI BIAGIO - Al Ministro della salute - Premesso che:
il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, recante la riorganizzazione dell'associazione italiana della croce rossa (CRI), ha disposto la sua trasformazione da ente pubblico in società privata;
il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 agosto 2013, n. 125, all'art. 4, comma 10-ter, statuisce la trasformazione dei comitati locali e provinciali esistenti alla data del 31 dicembre 2013, ad eccezione dei comitati delle province autonome di Trento e Bolzano, alla data del 1° gennaio 2014 (poi prorogata al 1° gennaio 2015), in persone giuridiche di diritto privato;
dunque, i comitati locali e provinciali esistenti alla data del 31 dicembre 2014, ad eccezione di quelli delle province autonome di Trento e Bolzano, assumono, alla data del 1° gennaio 2015, la personalità giuridica di diritto privato;
in data 18 dicembre 2013, il comitato centrale della Croce rossa italiana, nella persona del presidente, ha emanato con urgenza la circolare n. 74940 contenente le linee guida per il processo di riorganizzazione su base privatistica della CRI, ritenendo erroneamente che i comitati locali e provinciali dovessero procedervi dal 1° gennaio 2014;
in data 27 dicembre 2013 il direttore generale della CRI ha altresì emanato la determinazione direttoriale n. 101, notificata a tutta la struttura centrale e periferica, contenente la delega ai direttori regionali a procedere agli adempimenti relativi al personale e alla cassa di cui alla citata circolare n. 74940;
il tutto viola le disposizioni di cui all'articolo 1-bis, comma 3, del decreto legislativo n. 178 del 2012, così come modificato dall'art. 4, commi 10-ter e 10-quater, del decreto-legge n. 101, che prevedono l'emanazione di un decreto non regolamentare del Ministro della salute di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e la semplificazione per stabilire le modalità organizzative e funzionali dell'associazione anche con riferimento alla sua base associativa privatizzata;
tanto la determinazione direttoriale quanto gli atti prodromici e consequenziali violano, dunque, il dettato normativo di cui al decreto legislativo n. 178 del 2012;
tale violazione di legge incide sui rapporti lavorativi dei dipendenti della Croce rossa italiana e sulle vicende economico-contabili dei comitati locali e provinciali che invece sarebbero maggiormente garantiti da un regolare e ponderato processo di transizione assicurato dall'emanazione del previsto decreto ministeriale;
tale violazione impedisce ai comitati di avvalersi dei tempi di transizione e di trasformazione opportunamente previsti della normativa, che garantirebbero la salvaguardia delle casse, del patrimonio immobiliare e dei loro poteri;
la circolare, di fatto, deresponsabilizza la CRI nei confronti dei lavoratori fino ad oggi alle sue dipendenze presso i propri comitati locali e provinciali, attribuendo, viceversa, prematuramente oneri economici e giuridici ai comitati del tutto depotenziati finanziariamente;
contro questo atto sono in corso procedimenti amministrativi e giudiziari,
si chiede di sapere quali provvedimenti urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare per garantire il rispetto della normativa e la tutela dei rapporti lavorativi dei dipendenti dei comitati locali e provinciali.





Senato, MOZIONE 1/00222
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 26/02/2014
Co firmatari:
  • MERLONI MARIA PAOLA PER L'ITALIA    (firma il 26/02/2014)
  • ALBERTINI GABRIELE    PER L'ITALIA    (firma il 26/02/2014
  • ZIN CLAUDIO        (firma il 26/02/2014
  • MICHELONI CLAUDIO    +Partito Democratico     (firma il 26/02/2014
  • TURANO RENATO GUERINO        +Partito Democratico     (firma il 26/02/2014
  • RAZZI ANTONIO    +Forza Italia  (firma il 26/02/2014
  • AIELLO PIETRO    +Nuovo Centrodestra     (firma il 26/02/2014
  • FAZZONE CLAUDIO    +Forza Italia  (firma il 26/02/2014
  • MAURO GIOVANNI    GRANDI AUTONOMIE E LIBERTA'    (firma il 05/03/2014
  • MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA    +Nuovo Centrodestra     (firma il 18/03/2014
La mozione vuole impegnare il governo:
1) ad attivarsi al fine di rivedere il decreto legislativo n. 178 del 2012 per le gravi carenze riscontrate, provvedendo al "congelamento" di una riforma che si presenta parossistica in quanto il risparmio a carico dello Stato, valutato in 42 milioni di euro in fase preventiva di emanazione del decreto, che sarebbe superato dagli enormi danni economici e occupazionali, cagionando un deficit per le casse dello Stato valutabile in 350-400 milioni di euro e con oltre 4.000 lavoratori (tra persone civile personale militare della CRI) che al termine della mobilità di due anni sarebbero licenziati, con relativa tragedia per le relative famiglie;
2) a bloccare immediatamente l'emanazione del relativo decreto a firma del Ministro della salute, per i gravissimi danni occupazionali e per i conseguenti riflessi di natura erariale, viste anche le critiche e le riserve espresse nella relazione della Corte dei conti relativa alla legiferazione dell'ultimo quadrimestre del 2012;
3) a provvedere alla creazione di un "ruolo ad esaurimento" che consentirebbe al personale militare di permanere nello status rivestito per scelta di vita e contestualmente di garantire alla collettività una serie di servizi essenziali in caso di calamità o di gravi emergenze, anche di tipo sanitario, in Italia e all'estero;
4) a rivedere l'applicabilità al personale militare della CRI dell'estensione del trattamento pensionistico previsto per il personale appartenente al comparto sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico, che comporterebbe anche la possibilità per il personale di fruire dell'accesso alla pensione come tutti gli altri militari, con una mobilità a regime prevista dal 2024;
5) a salvaguardare di tutti i livelli occupazionali dei lavoratori della CRI, che non hanno alcuna colpa in questo provvedimento crudele, iniquo e beffardo.
Altra iniziativa dei deputati del gruppo parlamentare +Lega Nord è stata l'interperllanza urgente  del 21/01/2014 riguardante Bilancio diviso per regioni, dipendenti e proprietà dell'associazione , la risposta è stata


Premesso che i contributi totali dello Stato alla Croce Rossa Italiana dal 2005 al 2013 ammontano ad euro 1.561.158.924,56, relativamente alle risultanze finanziarie consolidate, si rappresenta quanto segue: nell'anno 2010 le risultanze finanziarie complessive sono determinate dal disavanzo delle unità territoriali (euro 9.537.284) ed un avanzo del comitato centrale pari ad euro 272.302. I disavanzi delle unità territoriali hanno trovato copertura mediante l'utilizzo degli avanzi di amministrazione delle unità territoriali stesse e, pertanto, non hanno costituito un aggravio per il bilancio del comitato centrale, che non è dovuto intervenire per ripianarli; nell'anno 2011 le risultanze finanziarie consolidate complessive sono determinate dal disavanzo delle unità territoriali (euro 6.554.770,78) e dal disavanzo del comitato centrale (euro 7.431.073,64).
  I disavanzi delle unità territoriali hanno trovato anche, nell'anno 2011, copertura mediante l'utilizzo degli avanzi di amministrazione delle unità territoriali stesse. Per quanto riguarda il disavanzo del comitato centrale, si rappresenta che il bilancio di previsione per l'esercizio 2011 del comitato centrale era stato approvato in pareggio, mediante l'utilizzo di quota parte dell'avanzo di amministrazione pari ad euro 17.018.404.

Il giorno successivo Venerdì 14 febbraio 2014, viene avanzata un'altra interpellanza (non urgente)  chiede
se nella informativa trimestrale di monitoraggio che verrà resa alla Camera, a seguito della risoluzione approvata in data 27 novembre 2013 dalla XII Commissione della Camera, sia possibile prevedere una dettagliata illustrazione delle azioni che il Ministero ha posto in essere e intende porre in essere per la sollecita risoluzione delle criticità segnalate, nonché della tempistica prevista per l'emanazione degli attesi atti governativi. (3-00640)

L'iter per la risposta è ancora in corso.

numerose e da ogni parte politica  poi altre interpellanze della Camera:
4/04197 CAMERA 26/03/2014
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
4/04093 CAMERA 19/03/2014 TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
4/03384 CAMERA 30/01/2014 CRIMI' FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO
4/03145 CAMERA 15/01/2014
PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

E del Senato
4/01943 SENATO 26/03/2014 217 PANIZZA FRANCO PER LE AUTONOMIE (SVP-UV-PATT-UPT) - PSI - MAIE
4/01932 SENATO 25/03/2014 216 ROMANO LUCIO PER L'ITALIA

Si hanno poi alcune risposte importanti come quella del 20 marzo scorso:

Alcune risposte scritte 

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 marzo 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)  5-02401

" Come è noto, il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, prevedeva originariamente, a partire dal 1o gennaio 2014, la costituzione di una associazione privata di interesse pubblico della Croce Rossa Italiana, da qualificarsi come associazione di promozione sociale, alla quale avrebbero dovuto essere trasferiti tutti i compiti svolti prevalentemente da volontari.
L’«Ente Croce Rossa», cambiando denominazione, avrebbe dovuto svolgere funzioni di supporto tecnico-logistico dell'attività dell'Associazione.
Tale seconda fase è stata modificata dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, di conversione del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101.
Le modifiche normative introdotte dispongono che:
1. l'attuale Ente Pubblico Croce Rossa Italiana mantenga lo status di Ente Pubblico – senza modificarsi in Ente Strumentale alla Croce Rossa – per ulteriori 12 mesi, fino al 31 dicembre 2014;
2. la CRI abbia una struttura territoriale a gestione diversificata: i livelli Centrale/Regionale permangono nel perimetro dell'Ente Pubblico, mentre i livelli provinciale/locale accedono alla gestione privatizzata pur permanendo nel quadro dell'Associazione (e non dell'Ente Pubblico);
3. i Comitati Locali e Provinciali (salvo i Comitati Provinciali di Trento e Bolzano), dal 1o gennaio 2014 si trasformino in Associazioni di Diritto Privato;
4. è previsto, inoltre, che, entro venti giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 101/2013, i predetti Comitati Locali e Provinciali, con istanza motivata con riferimento a ragioni di carattere organizzativo, chiedano al Presidente Nazionale della CRI il differimento, comunque non oltre il 30 giugno 2014, del termine di assunzione della personalità giuridica di diritto privato.

La norma rinvia inoltre ad un decreto di natura non regolamentare del Ministro della salute, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e la semplificazione, nonché, per quanto di competenza, con il Ministro della difesa, con il quale vengono disciplinate le modalità organizzative e funzionali dell'Associazione, anche con riferimento alla sua base associativa privatizzata.
Nelle more dell'emanazione dell'anzidetto decreto, tuttavia, la Croce rossa Italiana ha ravvisato immediatamente l'urgenza di definire almeno alcuni aspetti basilari relativi alle modalità di impiego del personale CRI presso i Comitati Locali e Provinciali in argomento.
È di tutta evidenza, quindi, l'inderogabile e primaria esigenza da parte della CRI di dover adottare provvedimenti e atti di indirizzo per garantire senza soluzione di continuità i servizi già espletati a livello locale e provinciale per il superiore interesse della collettività e, quindi, a tutela del singolo individuo nel pieno rispetto della legge, attesa l'emanazione del decreto di natura non regolamentare del Ministro della salute di cui all'articolo 1-bis, comma 3, del decreto legislativo n. 178/2012 e successive modificazioni.
A riguardo, si segnala la nota prot. 74940 del 18 dicembre 2013 con la quale il Presidente Nazionale della CRI ha diramato gli adempimenti che, a partire dal 1o gennaio 2014, dovevano essere adottati dai Comitati Locali e Provinciali in rispetto al predetto decreto legislativo 178/2012, e successive modifiche, in ordine alle seguenti tematiche:
1. Assetto giuridico e posizione fiscale;
2. Personale;
3. Rapporti attivi e passivi, gestione finanziaria e di cassa, convenzioni, immatricolazioni automezzi, mutui e leasing, assicurazioni;
4. Contenzioso;
5. Archivi.

Con particolare riguardo al Personale, la citata nota è da considerarsi come linee guida provvisorie da applicare a partire dal 1o gennaio 2014 per l'impiego del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, del personale a tempo determinato il cui contratto di lavoro permaneva in vigore ai sensi dell'articolo 6, comma 9, del decreto legislativo 178/2012, che continuerà a essere impiegato presso i Comitati locali e provinciali in attuazione all'articolo 1-bis, comma 4, del decreto, nonché il contratto di riferimento per i rapporti con le Agenzie di somministrazione e lavoro individuato temporaneamente in quello del CCNL EPNE.
Inoltre, nel corso del mese di febbraio 2014, si è riunito in due sedute il tavolo tecnico di cui all'articolo 6, comma 5, del decreto legislativo 178/2012, e successive modifiche, alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Dipartimento della funzione pubblica, dei Ministeri della salute, dell'economia e delle finanze e della difesa, della CRI, delle Regioni, e delle organizzazioni sindacali del personale CRI, che ha individuato nel contratto Anpas quello che si ritiene sia maggiormente tutelante per il personale anche dal punto di vista retributivo.
Per quanto attiene al decreto di cui all'articolo 1-bis, comma 3, del decreto legislativo n. 178/2012, inoltre, è stato presentato alle organizzazioni sindacali lo schema di decreto di natura non regolamentare del Ministro della salute di cui all'articolo 1-bis, comma 3 del decreto legislativo 178/2012 e successive modifiche, che si auspica verrà adottato prossimamente."


  

Ovviamente chi volesse segnalare ulteriori  documenti è invitato a farlo nella sezione commenti

giovedì 27 marzo 2014

Per chi tenta di screditare via facebook

Sui social Network sto assistendo a un crescendo di toni e allusioni da parte di molti spesso atte al fine di screditare persone con idee diverse.

Il sottile gioco  per evitare una querela spesso è stato non citare direttamente la persona la cui reputazione viene offesa bensì farvi riferimento in modo sfumato.
 
Con sentenza del 24 marzo 2014, n. 13604,  la Corte di cassazione ha stabilito che la pubblicazione e diffusione su Facebook di contenuti che offendono l’onore e la reputazione di un utente integrano responsabilità da fatto illecito, da cui deriva l’obbligo di risarcimento economico del conseguente danno morale.

La novità della sentenza è, soprattutto, quello di aver anche sancito che non è necessario indicare nome e cognome della persona a cui è rivolta un’allusione offensiva: se la “vittima” è facilmente individuabile e la frase incriminata è postata sul proprio o l’altrui stato di Facebook o in commento a qualche altro post, scatta ugualmente il reato di diffamazione. Screditare le persone su Facebook, anche senza indicare il nome, può comportare il rischio di una querela se si capisce chiaramente di chi si parla: la semplice allusione, infatti, può integrare il reato.


venerdì 21 marzo 2014

Le responsabilità di chi amministra una Associazione di Promozione Sociale

In questi giorni sono state numerose le persone che mi hanno chiesto quali siano le responsabilità di chi amministra   una Associazione di promozione sociale in caso di debiti.

Numerose (e alcune volte anche fantasiose) le "leggende metropolitane" che ho ascoltato (si va da "nessuna responsabilità" a "tutti i soci rischiano il pignoramento" )

Credo che possa essere utile a chi intende approfondire l'argomento rivolgersi presso un legale di fiducia o presso i centri per il terzo settore che ogni regione ha istituito in varie forme.

Per chi invece "avesse fretta" ecco alcuni appunti che non hanno alcuna pretesa di completezza o di ufficialità e che invito a verificare e (tramite la sezione commenti) a correggere o migliorare.


Responsabilità interna ed verso l'esterno

Va operata una distinzione tra la responsabilità c.d. interna e quella nei confronti dei terzi.

Sotto il primo punto di vista (vale a dire quello della responsabilità che gli amministratori hanno nei confronti dei soci e dell’associazione in quanto tale per la gestione da essi effettuata)  qualora un amministratore non ottemperi al proprio mandato generando danno per l'associazione allora l'associazione può richiedere il risarcimento del danno.

Ai sensi dell’art.18 c.c., infatti, gli amministratori dell'associazione sono responsabili verso l’ente secondo le regole previste per il contratto di mandato (v.art.1710 c.c.) in base alle quali essi debbono gestire l'incarico ricevuto con la “diligenza del buon padre di famiglia” anche se nel caso in cui, come spesso accade, l’incarico sia gestito a titolo gratuito, tale responsabilità è valutata dalla legge “con minor rigore” (v.art.1710 comma 1 c.c.). 

Va in ogni caso esentato da responsabilità l'amministratore che non abbia partecipato all’atto che ha causato il danno o che, venuto a conoscenza del compimento dell'atto, abbia fatto constatare il proprio dissenso.

La responsabilità sopradescritta può essere fatta valere in giudizio dall’associazione esercitando in proposito l’azione prevista dall’art.22 c.c. e chiedendo che gli amministratori responsabili vengano condannati a risarcire il danno (un esempio di tale azione potrebbe essere quella che venga esercitata dall’associazione in seguito al mancato adempimento da parte degli amministratori ad obblighi di natura fiscale, previdenziale o assicurativa in conseguenza del quale l’associazione abbia dovuto pagare multe, sanzioni o risarcimenti allo Stato o a terzi).

Responsabilità "esterna"

Per quanto attiene invece alla responsabilità nei confronti dei terzi, si ricorda che tra gli elementi caratterizzanti la legge 383/2000 va segnalata la previsione, contenuta nell’art.6 comma 2, della responsabilità sussidiaria e non più solidale dei soggetti che abbiano assunto obbligazioni in nome e per conto dell’associazione di promozione sociale nei confronti dei terzi creditori.

In sostanza i creditori di un’associazione di promozione sociale, prima di poter agire nei confronti di coloro che abbiano agito in nome e per conto dell’associazione, dovranno necessariamente far valere i loro diritti sul patrimonio dell’associazione e solo nel caso in cui tale azione risulti infruttuosa potranno rivalersi nei confronti di tali soggetti.

La responsabilità dei soci se il socio concorre al danno anche con comportamenti omissivi.

Va effettuata un’ulteriore distinzione tra la c.d. responsabilità contrattuale e quella extracontrattuale.

La prima si riscontra relativamente alle obbligazioni contrattuali assunte dall’associazione nei confronti di terzi (es.stipula di contratti per acquisto di beni mobili o immobili per l'associazione o per la locazione di locali)

La seconda è quella derivante dal compimento di un “fatto illecito” ai sensi dell’art.2043 e ss. del codice civile in conseguenza del quale siano derivati danni a terzi o ad altri soci. Tale norma prevede infatti che: “qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”. L’esempio classico può essere quello del danno subito da un partecipante ad una manifestazione organizzata dall’associazione nel corso dello svolgimento della stessa in conseguenza di un comportamento colposo o doloso di un associato.

In tale ipotesi saranno chiamati a risarcire il danno sia i soci che materialmente, (anche eventualmente con una condotta omissiva), hanno contribuito ad arrecare il danno, che l’associazione cui essi appartengono, la quale viene considerata parimenti e solidalmente responsabile del danno per applicazione analogica della norma prevista dall’art.2049 c.c. relativamente ai datori di lavoro per i danni arrecati dai propri dipendenti.

L'assicurazione di responsabilità civile 


Per tutelare sé e gli altri soci rispetto al rischio di essere chiamati a risarcire danni a titolo di responsabilità extracontrattuale lo strumento migliore che gli amministratori dell’associazione possono utilizzare è senza dubbio quello della stipula di una idonea polizza assicurativa.
Ovviamente non esiste assicurazione che possa coprire danni dovuti a comportamenti gravi.

mercoledì 19 marzo 2014

croce rossa,commissari e commissari ad acta per bilanci

Dal 20 gennaio ad oggi sono 17 le ordinanze presidenziali che hanno come oggetto la nomina di nuovi commissari quasi tutte a seguito delle dimissioni del presidente eletto.

Interessante poi l'ordinanza  66 del 11 marzo scorso nel quale si legge "preso atto che alla data odierna numerose unità territoriali non hanno ancora provveduto all'approvazione del conto consuntivo 2013" è stato determinato "di nominare i Direttori Regionali quali Commissari ad Acta per la predisposizione l'approvazione del conto  2013 dei comitati provinciali, Locali e dello stesso comitato Regionale della propria regione laddove non siano stati approvati"

Trattandosi di Commissari i direttori non hanno l'onere di riportare in assemblea  ai soci il conto consuntivo.

Inoltre la data ultima della trasmissione dei conti consuntivi 2013 è già passata: 17 marzo 2013.

Quindi verrebbe da dire che ogni socio  potrebbe già oggi conoscere lo status economico al 31/12/2013 del proprio comitato, Partecipazione è anche preoccuparsi dello stato di salute economico del comitato ove si pone fa servizio.
E' inoltre un diritto/dovere del Volontario farsi  carico di sapere come vengono investite le risorse ottenute anche attraverso la propria opera di volontariato.
 

I comitati commissariati.

22/01/2014    Comitato Provinciale CRI di Ravenna Sig. Massimo Cavallone      
12/03/2014    CP Crotone dott. Francesco Parisi    
12/03/2014    CP Pescara sig. Costantino Camblor     

18/03/2014    CL Bardolino Baldo Garda sig.ra Cinzia Benetton.    
18/03/2014    CL Fermigmano (PU) sig. Giancarlo Salpanti.    
17/03/2014    CL Formello (RM) sig. Damiano Brunelli.    
13/03/2014    CL Reggio Calabria - Nomina Commissario ad interim  dr.ssa Elda Maria Pasqualina Nagero    
28/02/2014    Comitato Locale CRI di Donoratico (LI) Socio CRI Italo Barsacchi   28/02/2014    Comitato Locale CRI di Montegrosso d'Asti Socio Marinella Curto    
28/02/2014    Comitato Locale CRI di Pescia (PT) Socio Marco Bartolomei    
28/02/2014    Comitato Locale CRI di Rossano (CS) Socio Francesco Golluscio    
21/02/2014    Comitato CRI di Agropoli e del Cilento (SA) Sig. Antonio Ponzo    
19/02/2014    CRI CL Uscio (GE) Francesco BOCCARDO 
11/02/2014    CRI di Faenza (RA) Sig. Nicolas Bandini    
20/01/2014      Comitato locale CRI di Monsummano Terme (PT) Sig. Aldo Guerra    
20/01/2014       Comitato CRI di Cogoleto (GE) Sig.ra Anna Parodi


martedì 18 marzo 2014

Croce Rossa - Presidenti - contratti privato come e quando

E' di ieri una  circolare inviata a tutti i Comitati Locali e Provinciali a firma del presidente nazionale  che fornisce importanti informazioni ai legali rappresentanti dei comitati "neoprivatizzati" .




Andando in ordine:
1) Il contratto Collettivo Nazionale del Lavoro utilizzabile dal Presidenti Locali/Provinciali è il contratto Anpas

2) I Presidenti Locali/Provinciali potranno  effettuare nuove assunzioni applicando il contratto ANPAS dopo  che il Comitato Centrale avrà  inviato le comunicazioni di legge agli Enti Previdenziali

3) I rapporti di lavoro  in essere rimangono validi e vigenti: infatti "nulla potrà essere innovato per il personale già in servizio fino alla informativa che verrà diffusa, in data 27 marzo 2014"

4) I costi del personale per cui potrebbe esistere il cambio di rapporto di lavoro  saranno determinabili dopo che saranno definite le modalità di raccordo del contratto ENPE con i contratto ANPAS (è prevista per il 27 marzo una nuova comunicazione)

5)Non si può (e ci mancherebbe!) licenziare Tizio per assumere Caio: infatti  "Le APS/Comitati CRI impegnano prioritariamente, secondo il proprio contratto collettivo di appartenenza, personale civile e militare già utilizzato dalla CRI con rapporto a tempo indeterminato e determinato nella diretta fornitura dei servizi oggetto delle convenzioni medesime"

In ogni caso suggerisco di leggere attentamente la circolare.

Si ricorda che la fonte ufficiale delle informazioni è il Comitato Centrale.
 Per ogni commento-integrazione-richiesta di rettifica è possibile utilizzare i commenti.




Croce Rossa - Principi e Valori S2020

Seguendo un seminario sulla Strategy 2020 (organizzato dalla federazione )mi sono accorto quanto siano poco noti  e spesso poco diffusi i "Valori Umani" che sottintendono all'appartenza al movimento.

Con la parola "Valori" intendo l'insieme delle qualità intellettuali ed etiche a cui dovrebbe aspirare  una persona che si dichiara appartente al Movimento di Croce Rossa.

Li voglio riportare nella forma data dalla Federazione in occasione della stesura della strategy nel novembre 2009 oramai quasi un lustro fa.


L'importanza delle Persone (più sviluppo e meno assistenza)

Costruiamo le capacità delle persone e delle comunità a lavorare in solidarietà tra loro al fine di trovare soluzioni sostenibili per i loro bisogni più urgenti e vulnerabilità .

Integrità, coerenza e trasparenza:

Non nascondiamo nulla di quanto facciamo siano successi o fallimenti.
Noi lavoriamo in accordo con i nostri Principi Fondamentali  in modo trasparente e responsabile .

Siamo nel mondo reale insieme ad altri - Partnership:

Non ci chiudiamo in una torre d'avorio.
Accettiamo e proponiamo collaborazioni  con i governi e con altre organizzazioni che non sono in conflitto con i Principi Fondamentali.
Lavoriamo insieme alle altre  realtà evitando di prendere parte ai conflitti a senza compromettere i nostri emblemi ed l' indipendenza, imparzialità e neutralità che rappresentano.

Importanza  della diversità :

La diversità di opinione, di cultura, di religione è una delle ricchezze del lavorare insieme.
Rispettiamo la diversità delle comunità e dei singoli,
Lavoriamo con i nostri volontari, soci e dipendenti, basandoci  sulla non discriminazione e sui  nostri principi di imparzialità , unità e universalità.

Leadership

Mostriamo leadership, proponiamo e  lottaiamo per l'eccellenza nel nostro lavoro , richiamando l'attenzione dei diritti , dei bisogni e delle vulnerabilità delle comunità e dei fattori che sono alla loro.

Innovazione e tradizione:

Noi traiamo ispirazione dalla nostra condivisione della storia e tradizione , ma siamo ugualmente impegnati a trovare soluzioni creative sostenibili ai problemi che minacciano benessere umano e la dignità in un mondo che cambia.


domenica 16 marzo 2014

DDL delega al Governo riassetto CRI

In data 21 febbraio ultimo scorso  è stato presentato un disegno di legge che, tra l'altro, nell'articolo 9 conferisce una delega al Governo affinché venga redatto entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge, un testo unico della normativa vigente sugli enti vigilati dal Ministero della salute.

 Due i decreti legislativi interessati:
-n. 106 del 2012 che ha riordinato ISS, IZS, AGENAS, LILT,
 n. 178 del 2012, di riordino della CRI)

Obiettivo del testo unico è quello di coordinare le disposizioni dei decreti legislativi di riforma con le disposizioni che riguardano la natura giuridica, le dunzioni, il patrimonio e i finanziamenti.

Inoltre il Disegno di legge prevede la possibilità per il governo di "apportare i necessari aggiornamenti dettati da esigenze operative e i correttivi ritenuti opportuni."


Il disegno di legge è stato presentato dal Ministro della Salute.
vedi l'iter:
http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/43994.htm

venerdì 7 marzo 2014

innovazione- pec e firma digitale vs servizi on line autenticati...il buonsenso?

A mio personalissima opinione se si vuole velocità, semplicità, immediatezza e un basso numero di errori e ritardi occorre automatizzare i processi che si ripetono uguali tutti i giorni.

Automatizzare significa far fare ad una macchina le operazioni "stupide" lasciando tempo all'essere umano di mettere la propria  creatività,  la formazione e buonsenso dell'essere nel lavoro.
Si parla molto di innovazione come uso della Posta Elettronica Certificata, ma  non ha senso inviare informazioni in modo non strutturate (e quindi non automaticamente gestibili) su un canale digitale (leggi la pec): ci sarà poi un amministrativo che legge ANALOGICAMENTE e RI-digita, ergo doppio lavoro!

Si parla poi (spesso a sproposito) di istanze con firma digitale ma, al  pari della PEC,  non ha senso autenticare l'autore di informazioni non strutturate nesse su un bel pdf c'è sempre la necessità dell'amministrativo che ri-DIGITA


Ha, a mio avviso,  senso invece permettere all'utente identificato online (oggi con C.N.S. o altri sistemi previsti dal codice dell'amministrazione digitale negli articoli  64 e 65 CAD, e domani con SPID) l'inserimento delle informazioni in una procedura online che automaticamente (usnado lo strumento già previsto  "SPC - cooperazione applicativa")  inoltra i dati strutturati ai sistemi informativi interessati e quindi le istanze e le comunicazioni saranno gestite dagli amministrativi che potranno concentrarsi sul loro lavoro che NON è copiare e trascrivere, ma valutare, pensare, risolvere.

Nel privato una banca suggerisce (con sconti e agevolazioni) ai propri clienti di usare l'home banking (procedura online) per fare un bonifico, non di inviare una mail con l'ordine di bonifico....
 
Nel pubblico  la domanda di pensione, la dichiarazione dei redditi, le visure già oggi si fanno in questo modo... ma purtroppo l'abitudine alla "carta digitale" rimane.



Basta PEC, basta Firme digitali su moduli prestampati please...

giovedì 6 marzo 2014

mercoledì 5 marzo 2014

Gli accessi di oggi al Blog -

usando +Google Analytics  ecco la distribuzione dei lettori del blog odierni.


e quelli in tempo reale (cliccare per ingrandire)

Roma - protesta dei lavoratori di Croce Rossa


(ANSA) - ROMA, 5 MAR - "Cinquanta lavoratori del Centro di Educazione Motoria (Cem) della Croce Rossa sono saliti sui ponteggi montati per la ristrutturazione del palazzo", a Roma, per protestare contro il precariato e "difendere il lavoro e i malati". Lo ha reso noto la Cgil Funzione pubblica di Roma. La protesta è iniziata oggi pomeriggio in via Ramazzini al Portuense. "Continuerà fino a un intervento davvero risolutivo", annuncia un comunicato.
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - "Questi lavoratori, dopo aver passato 15-20 anni di precariato nella Croce Rossa Italiana (Cri), stanno mettendo a repentaglio la loro sicurezza, arrampicati sui ponteggi al buio, per richiamare l'attenzione della Regione, della ASL e dei Ministeri vigilanti sulla propria condizione e su quella dei malati che assistono - si legge nella nota della Cgil -. Con la trasformazione della Cri in un soggetto di natura privata, i servizi in convenzione e quelli ritenuti non produttivi sono stati alienati. Dopo un percorso di lotta dei lavoratori e delle famiglie dei malati, si è scongiurata la chiusura del Cem e i lavoratori hanno potuto continuare ad assistere i disabili - del tutto non autosufficienti, con problemi psico-motori gravissimi - con la presa in carico da parte della Regione Lazio. Solo dopo aver assicurato la continuità dell'assistenza i lavoratori hanno iniziato a porsi la questione del proprio destino, che prevedeva solo e unicamente il licenziamento". "Dapprima è stato sottoscritto un protocollo con la Regione che prevedeva la presa in carico del servizio e l'assorbimento di questi lavoratori nella Asl, protocollo che i Ministeri vigilanti hanno bocciato gettando i lavoratori, il servizio e i malati, nella totale incertezza". "A questo punto si è sottoscritto un nuovo affidamento da parte della Regione al Comitato Provinciale della CRI che, nel frattempo, si è trasformato da ente pubblico in soggetto privato. Ai lavoratori è stato proposto un contratto precario, con il peggioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro e senza nessuna garanzia di continuità nel tempo del proprio impiego. Proprio questa ci pare la cosa peggiore, che dei malati così gravi, non autosufficienti e totalmente dipendenti dall'assistenza professionale e continua, non ricevano la garanzia della continuità assistenziale e che si sia assunta come logica solo quella del profitto e del pareggio del bilancio. Che un servizio essenziale possa essere tenuto aperto o chiuso secondo la stessa logica di mercato di una bottega. I lavoratori reclamano il riconoscimento della propria professionalità, della dignità loro e degli assistiti e la giusta considerazione di questo problema da parte delle istituzioni fino a questo punto totalmente incapaci di garantire stabilità. La protesta continuerà ad oltranza, assicurando con turnazioni l'assistenza ai malati, fino a quando non ci sarà un intervento davvero risolutivo".(ANSA).



Per il Gigante di turno: Se non gradirsi il fatto che esistono dei giornalisti  potrai affermare che i giornalisti dell'ansa sono i "soliti Soloni frustrati" che cercano solo lo scoop 

AV e APS spunti di formazione

Molte persone della mia blogsfera mi chiedono dove trovare corsi semplici ma pratici sulla gestione si un'associazione di volontariato o una associazione di promozione sociale.

Purtroppo non sono un erudito in materia ma posso fornire alcuni spunti di risorse gratuite.

Il consiglio forte comunque è di in caso di dubbi contattare il centro servizi volontariato della propria regione di appartena e di  farsi aiutare da questi.


Ripropongo quindi alcuni corsi che a mio avviso ogni volontario interessato alla gestione del proprio comitato dovrebbe seguire:

Titolo: Organizzazioni di volontariato: atto costitutivo e statuto [ Accedi ]
Descrizione: Il modulo è suddiviso in 3 lezioni: Lezione 01. Atto costitutivo e statuto; Lezione 02. Aspetti formali dell’atto costitutivo e dello statuto; Lezione 03. Atto costitutivo e statuto delle organizzazioni di volontariato: i contenuti.
Codice: 1615-TRL-W
Autori: Rachele Settesoldi

Titolo: Le nuove forme di partecipazione dal basso: differenza tra associazionismo di volontariato e di promozione sociale [ Accedi ]
Descrizione: Il modulo professionalizzante mette in grado di acquisire le conoscenze fondamentali riguardo le varie forme di associazionismo, analizzando le loro finalità, le origini della loro fondazione e le normative vigenti.
Codice: 1405-TRL-W
Autori: Maurizio Pascucci


Titolo: Le convenzioni tra enti pubblici e organizzazioni di volontariato [ Accedi ]
Descrizione: 01. Il modulo è articolato in 3 lezioni: Lezione 1. I rapporti economici: analisi delle possibili diverse risposte che stanno prendendo maggiormente campo nell'ambito della riforma dei sistemi di welfare. Sono riportati, poi, alcuni modelli di convenzionamento tra il pubblico e il privato; infine, si analizza il modello di "contracting-out". Lezione 02. L’affidamento dei servizi: vengono esaminate le procedure di scelta della contropartita privata da parte della Pubblica Amministrazione, evidenziandone opportunità e limiti. Sono presi in considerazione anche i parametri di scelta e di valutazione dei servizi offerti. Lezione 03. La convenzione: a legge n. 266 del 1991 prevede le convenzioni tra vari enti pubblici e le organizzazioni di volontariato, e disciplina il contenuto e i vari aspetti di queste convenzioni. Si analizza tale legge per presentare la tematica del convenzionamento. Inoltre, viene presentata la legge regionale Toscana 28/93, che ne integra i requisiti e i criteri
Codice: 0687-TRL-W
Autori: Riccardo Bemi

Titolo: L'adeguamento delle organizzazioni di volontariato alla normativa vigente [ Accedi ]
Descrizione: Il modulo è articolato in 5 lezioni: 01. La costituzione; 02. La contabilità; 03. Il bilancio; 04. Il personale volontario; 05. Le agevolazioni.
Codice: 0686-TRL-W
Autori: Riccardo Bemi.


E poi un po' di normativa  tributaria e non

Testo coordinato del Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012 (formato .pdf 200 Kb)
Testo del Decreto Legge 2 marzo 2012, n. 16 coordinato con la Legge di conversione 26 aprile 2012, n. 44, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento

Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012, convertito con modificazioni dalla Legge n. 44 del 26 aprile 2012 recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni
 tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 51 del 26 gennaio 2011 (formato .pdf 41,63 Kb)
Modifiche al regolamento recante norme per l'Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 marzo 2001, n. 329

Decreto Ministeriale n. 471 del 14 novembre 2001 (formato .pdf 13,38 Kb)
Regolamento recante norme circa l'iscrizione e la cancellazione delle associazioni a carattere nazionale nel Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale, a norma dell'articolo 8, comma 1, della legge 7 dicembre 2000 n. 383

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 329 del 21 marzo 2001 (formato .pdf 25,45 Kb)
Regolamento recante norme per l'Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale

Legge n. 383 del 7 dicembre 2000 (formato .pdf 70,11 Kb)
Disciplina delle associazioni di promozione sociale

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 settembre 2000 (formato .pdf 31 Kb)
 Istituzione dell'Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)

Decreto Legislativo n. 460 del 4 dicembre 1997 (formato .pdf 150,42 Kb)
Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale

Art. 10 D.Lgs. n. 460/1997 modificato dal Decreto Anticrisi (formato. pdf 56,85 Kb)

Legge n. 381 del 18 novembre 1991 (formato .pdf 174,24 Kb)
 
Disciplina delle cooperative sociali (per completazza)
Legge n. 266 dell'11 agosto 1991 (formato .pdf 25,18 Kb)
Legge-quadro sul volontariato
Legge n. 49 del 26 febbraio 1987 (formato .pdf 383,24 Kb)
Nuova disciplina della cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo
Regolamento dati sensibili e giudiziari (formato .pdf 275 Kb)
Schema di regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari


Il gigante, l'argilla... e qualche piccola imprecisione...

Questo blog parla di una delle grandi passioni: la croce rossa... in questo ambito appare curioso come un Gigante talvolta si scagli a demonizzare chi è piccolo di lui e come eviti il confronto... è possibile scrivere nei commenti o alla mail pubblica...

Pare che riportare le proprie idee sia qualcosa di moralmente errato e da condannare per alcuni, Giganti in primis.... Giganti che poi raccontano imprecisioni e cose non corrispondenti al vero...

Bhè iniziamo a correggere alcune imprecisioni sul conto di chi vi scrive.

E' falso che chi scrive abbia ricevuto una manciata di voti alle elezioni di più di un anno fa: il 38% degli aventi diritto al voto hanno espresso preferenza per chi vi scrive.

E' poi falso che chi vi scrive abbia negato la propria disponibilità, anzi ha compilato numerosi moduli di  disponibilità, ma non ha mai ricevuto risposta, continuo a svolgere servizio come sempre compatibilmente con il mio lavoro e i miei impegni.
Cosa curiosa: ogni proposta avanzata dal sottoscritto non ha ricevuto risposta.


Falso che abbia interrotto il mio servizio e sia in riserva, gradirei che mi venisse mostrato il documento con cui chiedo di essere messo in riserva

caro Gigante per cortesia indicami dove ho criticato e quali sono le frustrazioni che a tuo avviso mi affliggono, sarà lieto di comprenderti e di parlare con te se per te sono così importante.

Ma dato che sai bene che non sto facendo nulla di male, che sono sereno e appagato e che nulla di male di voglio fare (nè  posso fare) per cortesia concentrati sul tuo lavoro di Gigante e dato che sono moralmente deprecabile ignorami...

Con amicizia...


Croce Rossa - con questa privatizzazione mi dimetto e chiudete comitato

A due mesi dal passaggio da struttura di Ente pubblico a Associazione di Promozione Sociale sono numerosi i presidenti o i commissari che presentano le dimissioni dal  proprio incarico.

Voglio ri-pubblicare la lettera di dimissioni del Commissario del Comitato Locale di Reggio Calabria.
La lettera è stata pubblicata direttamente dal firmatario.

La lettera di dimissione del commissario dimissionario oltre a essere una comunicazione formale appare  di fatto come una letta aperta sulle criticità del passaggio storico in atto.
Problemi di mancata formazione  e di strumenti per la gestione amministrativa, troppe responsabilità, deficit di cassa e strutturale, problemi collegati al territorio che, viene sottolineato  con forza, non è omogeneo, perplessità e rabbia sulla gestione del personale dipendente sono alcune delle suggestioni che colpiscono leggendo questa lettera.

La parte che personalmente più mi colpisce è la ferma convinzione del commissario dimissionario che essere croce rossa appare impossibile in alcune zone del territorio nazionale, con questa riforma Croce Rossa non è più aperta a tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo, non è più su tutto il territorio nazionale....

Questa convinzione  fa male: Croce Rossa dovrebbe essere in grado di estendere su tutto il territorio nazionale la propria presenza e la propria opera... almeno così leggendo i famosi 7 principi.

Buona lettura.

PS: chi vuole può ovviamente commentare nella sezione commenti.
 



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