martedì 29 dicembre 2015

la sindrome del bianconiglio, la programmazione e la capacità di reazione

Vi ricordate il Bianconiglio, quello che in “Alice nel paese delle meraviglie” é sempre di fretta e al grido di “è tardi, é tardi!” corre senza di fatto sapere precisamente dove?

Conoscete qualcuno che passa giornate in questo modo, di corsa dietro ad impegni vari senza mete ben precise?

Avete presente l'immagine negli uffici di gente che cammina di qua e di là con dei fogli in mano, sempre di fretta, lametandosi che ha da fare e che quando avvicinata da una persona risponde devo andare NON HO TEMPO!!!


ma....
....siamo sicuri che stiano facendo qualcosa di importante e NON solo di urgente?

In effetti a tutti noi capitano giornate “da Bianconiglio”, quando pare che non ci sia mai abbastanza tempo per fare tutto quello che “dobbiamo”. Sono i giorni in cui avvertiamo un senso di urgenza continuo che diventa causa di stress e frustrazione.

Ed é proprio questa la parola chiave: “urgenza”.

Troppo spesso infatti ci facciamo guidare dalla convinzione che per raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo per forza correre soltanto dietro a quelle che percepiamo come urgenze.

Si, perché è questa la seconda parola chiave: importanza.E a questo punto bisogna fare una distinzione tra urgenza ed importanza.


Se iniziamo a porci attenzione ci accorgiamo che quando facciamo cose urgenti stiamo facendo spesso cose poco importanti, ovvero cose che difficilmente sono collegate ai nostri obiettivi (va da sé che dobbiamo innanzitutto avere chiari i risultati che vogliamo ottenere).




E’ ovvio che ci capita di dover passare del tempo in cose importanti ed anche urgenti. Questo può essere a causa di estemporaneità e quindi imprevisti, oppure, la maggior parte delle volte, a causa di una pianificazione poco accurata… o addirittura di mancanza di pianificazione!


Certo può capitare l'imprevisto, può capitare di non essere riusciti a predisporre una buona programmazione... ma questo non significa che sia utile saltare da una parte all'altra come il Bianconiglio senza di fatto riuscire ad affrontare il problema e a raggiungere un risultato.

In questo caso scatta la capacità di reazione agli imprevisti che non è altro che la capiscita di riorganizzare la nostra pianificazione ad un nuovo problema che si presenta.
A volte un sano "NO" all'apparente isteria frenetica che contagia i Bianconigli è il metodo migliore per affrontare il problema: permette di riflettere e di valutare correttamente i problemi.

Per sopravvivere alla frenesia può essere utile utilizzare un semplice metodo:

Metodo Eisenhower

Tutte le attività sono valutate secondo quattro criteri:
  • importante e urgente: attività da eseguire al più presto e di persona;
  • importante e non urgente: attività a cui porre una scadenza e da eseguire personalmente;
  • non importante e urgente: attività da delegare se possibile;
  • non importante e non urgente: attività da eliminare.

Riguardo a questo metodo è stata attribuita a Dwight D. Eisenhower la frase: "Ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente raramente è importante."






L’obiettivo principale è quello di dedicarsi durante le nostre giornate soprattutto alle attività per noi importanti e NON urgenti, che sono quelle che danno qualità e appagamento alla nostra vita, ovvero quelle che ci consentiranno di raggiungere in modo efficace i nostri obiettivi.

E c’è un indice molto accurato per capire se passiamo abbastanza tempo in attività per noi importanti, si tratta di una semplice domanda da farsi soprattutto alla sera: “mi sento appagato”?

Se la risposta è per la maggior parte delle volte un “sì” vuol dire che stiamo diventando meno “Bianconigli” e che viaggiamo spediti sulla strada verso i nostri obiettivi sia che si tratti di obiettivi lavorativi che di obiettivi della vita privata.

lunedì 21 dicembre 2015

comunicazione e promozione incrociata, primi effetti di #SPID

Ed ecco che a meno di 3 giorni dall'accreditamento iniziano i primi effetti auspicati:
Promozione da parte dei privati dei servizi della pubblica amministrazione.




I link per ora indirizzano meramente ai siti istituzionali e non ai siti di servizio.
A gennaio, si spera, con l'avvio anche dei gestori di servizio la comunicazione diverrà organica.

Il lato positivo è che pare fattibile il nascere di un circolo virtuoso per cui è interesse sia del privato sia  del pubblico che i servizi della PA siano accessibile ed acceduti.

Lo scenario disegnato è il cosidetto Win-Win, uno scenario che le ha struttura e regole tali per cui non esistono vinti, bensì tutti i giocatori vincono.

La Pubbliche Amministrazione vincono sia per la semplificazione legata all'automazione di molti servizi di front office, sia perchè il territorio diviene maggiormente competitico

I privati vincono perchè nel proprio ruolo di gestori di identità sono anche società che fanno business su servizi digitali aggiuntivi, per cui più sono i potenziali utenti che si trasformano in utenti reali maggiori sono i ricavi

Il cittadino vince perchè (finalmente) potrà trovare servizi semplici e funzionanti senza doversi recare agli sportelli o da intemediari con costi sia in termini economici che di tempo.

Spero vinca soprattutto il "Sistema Italia".

Tra 6 mesi potremo misurare i primi effetti.

domenica 20 dicembre 2015

SPID il successo è nella gestione dei 3 livelli

Con grande piacere ieri leggo il comunicato stampa di Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) che informa della prossima operatività del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).

Ho intervistato  persone che conosco sia con un sondaggio in rete (clicca qui per partecipare) sia di persona e ho maturato l'idea che il punto debole e contemporaneamente la chiave di volta di tutto il sistema sia la corretta gestione dei livelli di sicurezza, in termini di semplictà uso della credenziale di accesso e costi da sostenere.
CC by Agid

Il primo livello è in sostanza pari agli attuali PIN/password singoli con cui si accede a vari siti delle pubbliche amministrazioni. Esso è definito adatto ad essere utilizzato solo dove esista “rischio moderato” è a singolo fattore (una sola password o credenziale) e si prevede che sia associato ad attività in cui eventuali danni da uso indebito abbiano basso impatto per cittadino/impresa/pubblica amministrazione.

Il secondo livello è invece definito idoneo a un “rischio ragguardevole” (l’abuso può provocare un danno consistente). Si tratta di una identità a doppia credenziale, simile a quelle che utilizzate in alcuni sistemi di home banking in cui a oltre ad una password è richiesto di inserire il codice proveniente da un dispositivo a chiave variabile (c.d. OTP). Il livello 2 dell’identità digitale non prevede come obbligatorio il rilascio di certificati digitali, previsti invece nel livello 3.

Il terzo livello, obbligatorio dove sussista un rischio molto alto in quanto è l’unico che garantisce con estrema affidabilità anche l’identità del titolare, accertata durante l’identificazione, prevede la verifica di due fattori (credenziali) basati su certificati digitali e chiavi private su dispositivi conformi ai requisiti di sicurezza delle norme comunitarie sulla firma digitale.

Il rischio

Ho intervistato  persone che conosco sia con un sondaggio in rete (clicca qui per partecipare) sia di persona e ho maturato l'idea che il punto debole e contemporaneamente la chiave di volta di tutto il sistema sia la corretta gestione dei livelli di sicurezza, in termini di semplictà uso della credenziale di accesso e costi da sostenere.

Il terzo livello permette l'accesso a tutti i servizi per cui un utente ha diritto e voglio focalizzarmi su questo.

Il livello massimo  viene indicato dalla stessa AGID  come uso di una smart card o di un token usb, con conseguente installazione  di driver, configurazione della postazione di lavoro e non semplice (per non dire improbabile) utilizzo su mobile.

Inoltre mentre le credenziali di livello 1 e 2 saranno gratuite per almeno 24 mesi la credenziale di livello 3 deve essere acquistata con costi minimi di mercato che oggi sono di circa 30 euro iniziali per un servizio di tre anni.


A livello pratico immaginando la normale vita di un cittadino nei confronti della pubblica amministrazione il livello 1 non è utilizzabile per presentare istanze o leggere i propri dati.
Ipotizziamo i servizi più frequentemente utilizzati da una famiglia:
  • Agenzia delle entrate e siti comunali per le imposte
  • Inps per il cedolino dello stipendio
  • Servizi delle regioni per quanto riguarda la sanità ordinaria.
  • Servizi di iscrizione a scuola
CC by AGID
Leggendo le linee guida di AGID (appendice A) parrebbe che almeno i servizi sanitari (che trattano dati ovviamente sensibili) oltre i servizi di iscrizione a scuola possono essere acceduti esclusivamente con un livello SPID 3.

Se questa interpretazione fosse esatta si porrebbe immediatamente una difficoltà al successo del progetto: le famiglie sarebbero agevolate, ma dovrebbero addossarsi costi di acquisto già in fase iniziale oltre che scontrarsi contro le difficoltà di installazione di un lettore di smart card o di una USB device, difficoltà che ha proprio portato alla nascita di SPID come sistema alternativo (e non sostitutivo!) alla Carta Nazionale dei Servizi oggi emessa a tutta la cittadinanza come Tessera sanitaria.

La soluzione

Però lo spazio per intervenire ed evitare questa criticità esiste: infatti I gestori di identità non sono strettamente vincolati ad emettere Smart Card o token USB device, bensì possono proporre soluzioni diverse così come già fatto per la firma digitale remota.
In questo caso il titolare di firma può utilizzare i dispositivi crittografici detenuto dal gestore del servizio stesso facendosi riconoscere con strumenti simili per l'utilizzatore a quelli previsti dal livello SPID 2.
Inoltre sempre nelle linee guida si legge che AGID "al  fine di rendere omogenei i LoA associati ai servizi su tutto il territorio nazionale, promuove e  pubblica,  nella  sezione  SPID  del  proprio sito istituzionale il  LoA  da  associare alle  categorie  di servizi che presentano carattere di omogeneità". 
E' quindi ipotizzabile che nella pubblicazione a cura di AGID si trovi che l'accesso ai propri dati, inclusi i sensibili, di maggior interesse per il pubblico  possa avvenire con livello 2.

Personalmente auspico che servizi di accesso alla lettura dei propri dati (anche sensibili) possa avvenire da parte del cittadino utilizzando una credenziale di tipo SPID  2  ossia gratuita e "semplice", mentre la sicurezza generale del sistema può essere garantita  tramite accorgimenti tecnici come l'analisi di accessi sospetti quali accessi da postazioni territorialmente incompatibili (un soggetto non può trovarsi a distanza di pochi minuti in Italia ed in Cina!) o postazioni che accedono in pochi secondi con  più identitità


Ringraziamenti

E' doveroso un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere in tempi celeri questo risultato, personale di AGID, consulenti e consiglieri, personale tecnico dei futuri gestori delle identità e dei servizi oltre a chi, non tecnico, ha sostenuto il progetto.

venerdì 18 dicembre 2015

#Livorno #vela e #TELETHON donati € 950 #nonmiarrendo

18/12/2015: TELETHON, DESIDERIO DI PARTECIPARE
La Lega Navale Italiana, Sezione di Livorno, rispettosa ed orgogliosa del proprio ruolo sociale, anche questo anno ha organizzato la classica veleggiata finalizzata alla raccolta di fondi in favore di “Telethon”, la staffetta nazionale in favore della ricerca in campo medico.

Abbinare il divertimento, la vela, un gioco leale e puro, al sostegno in favore dei più deboli, si è rivelato un binomio efficace; ancora una volta, anzi ancor di più.
L’incremento nel numero delle iscrizioni è stata prova evidente della volontà di partecipare al progetto. La partenza era originariamente fissata per Sabato 12, con il record assoluto di 21 barche iscritte; di queste “Baba Yaga”, “Punto e Basta” (barca giuria) e “Profumo di Mare” non avrebbero potuto comunque presentarsi alla partenza, ma i loro proprietari, rispettivamente Filippo Murina, Fabio Burchielli e Milo Chiarugi, con una bella prova di generosità, le avevano egualmente iscritte per contribuire alla raccolta fondi.

Pronti all’imbarco, anche 5 studenti dell’istituto nautico “Cappellini”. Sabato, poi, l’organizzazione curata dal nostro Direttore Sportivo Fabio Burchielli e dal sempre più giovane ed entusiasta Luigi Rocchi, giudice della veleggiata, si è vista costretta a rimandare l’evento; il mare formato ed il vento da WSW consigliavano di orientarci per il giorno di recupero previsto, il 13.

La Domenica, vento da SSW, intorno ai 15 nodi, alla partenza si schierano 9 delle barche iscritte; c’è un po’ di delusione per le defezioni, ma certamente le comprendiamo; i Soci e gli Amici che erano disponibili per il giorno precedente, devono ora fare il conto con altre esigenze, per lo più familiari. L’effetto, con 21 barche, sarebbe stato certamente di maggiore impatto ma siamo egualmente soddisfatti perché gli assenti hanno egualmente contribuito alla raccolta fondi, il primo nostro obiettivo.

La regata, si rivela molto veloce, esaurendosi in appena 1 h e 40’, in tempo per rientrare in porto ed organizzare la classica spaghettata a bordo (su una barca si sono addirittura contati 16 coperti e tanta allegria).

Da segnalare Gabriele Migani che, con la sua “Emma II”, ha regatato da solo arrivando addirittura 3° nella classifica generale. Una bella “lotta” c’è poi stata tra “Mamola” di Luca Manzini e “Thin So” di Luigi Massignan per l’assegnazione del premio speciale al regatante più giovane. Ha vinto Niccolò, 9 anni figlio di Luigi, battendo ai punti Paolo, 11 anni, figlio di Luca. ”Mamola” si è comunque aggiudicata l’altro premio speciale per la barca più vecchia (1969), terminando poi 4° in overall.

Oltre ai ringraziamenti ai gommonauti posaboe Angelo Detommaso e Vincenzo Diprizio, che se non si bagnano non si divertono, un’altra menzione particolare va ad Ugo Bianchi che con la storica “Miranda VI” è arrivato, di gran carriera da Marina di Pisa, appena appena in tempo per schierarsi sulla linea di partenza, terminando poi 5° assoluto.

La premiazione al ristorante “Andana degli Anelli” (grazie Mauro) con le coppe offerte da BNL, ente collettore delle sottoscrizioni, cui verrà nei prossimi giorni riversata la somma di € 950. Un grazie sincero e sentito a TUTTI, con appuntamento al 16 di Gennaio 2016 per il recupero della 2°edizione della veleggiata “Controvento”, organizzata da LNI Livorno e CNL sul tema purtroppo attuale della violenza sulle donne.

giovedì 17 dicembre 2015

Primi Risultati Sondaggio sul desiderata dai servizi della PA


Tre semplici domande che dopo solo 24 oreiniziano ad avere un numero considerevole di risposte.


La quasi totalità di chi ha risposto  indica  "bellissimo" poter  "Accedere ai servizi della PA con la facilità con cui si accede all'home banking"
  fino a qui è confermata la necessità a cui si vuole rispondere con il futuro Sistema Pubblico di Identità digitale (SPID).

Riguardo invece la possibilità di accedere tramite smartphone o altro dispositivo mobile ai servizi pubblici solo circa un terzo dei partecipanti esprime un forte bisogno.
La metà di chi ha risposto invece ritiene utile (ma non essenziale) poter accedere ai servizi della pubblica amministrazione  dai cosidetti PDA.
Per una persona su sei invece non è utile investire su questo fronte.

Il dato più interessante riguarda invece quanto sono disposti a pagare i nostri concittadini per avere un servizio che ricordi loro le scadenze in modo personalizzato.
Mentre un terzo dei partecipanti non è disposto a spendere nulla la maggioranza è disposta a spendere dal 5 a 10 euro all'anno per il servizio in questione.
Considerando che l'abbonamento annuo ad uno dei servizi di messaggistica istantanea più diffuso e vincente costa "solo" 90 centesimi di euro credo che ci sia ampio margine di sviluppo di nusiness sull'argomento.

martedì 15 dicembre 2015

MAPPA della Anagrafe Unica Digitale: partiti i primi due Comuni #italiait #Pisa #Prato# #PoggioACaiano #Arezzo #Semproiano in arrivo per marzo



Roma, 14 dicembre 2015
È partita oggi la fase di attuazione dell’Anagrafe Nazionale della
Popolazione  Residente (ANPR) per i primi due comuni pilota del progetto.
Le città di Cesena (97.131 abitanti) e Bagnacavallo (16.724 abitanti), dopo aver completato il  processo di bonifica dei dati presenti fino ad oggi nelle singole anagrafiche comunali, hanno  concluso e portato a termine il percorso di migrazione nella nuova anagrafe centrale.

La transizione proseguirà nei primi mesi del 2016 con il subentro degli altri 25 comuni che  hanno partecipato alla fase di sperimentazione, per un totale di circa 6,5 milioni di cittadini  coinvolti.

Martedì 15 dicembre, durante la riunione del gruppo di lavoro con i comuni pilota  si definiranno tempistiche e modalità dettagliate di subentro che termineranno entro marzo  2016.

Le città di Milano e Roma per via della notevole quantità di dati pur avendo partecipato alla  fase sperimentazione completeranno il subentro nella seconda metà del 2016.
Sulla base di questa prima fase di attuazione proseguirà la diffusione per tutti gli altri comuni  italiani grazie ad un cronoprogramma che prevede il totale completamento del processo  entro la fine del 2016.
L’anagrafe unica, una volta a regime, consentirà piena interoperabilità e standardizzazione  dei  dati  anagrafici  nazionali  e  permetterà  il  passaggio  dalle  oltre  8000  banche  dati  anagrafiche  dei comuni ad un’unica banca dati centralizzata elevando l'accuratezza dei  risultati ed evitando l'oneroso  mantenimento delle banche dati proprietarie

I criteri per l'interoperabilità e la standardizzazione dei dati alla base dell'anagrafe unica, oltre ad  uniformare  l’erogazione  e  la  fruibilità  dei  servizi  anagrafici  digitali  su  tutto  il  territorio,  permetteranno alle amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi che gestiscono banche  dati  di  rilevanza nazionale,  di  acquisire  informazioni  consultando  unicamente
l' ANPR.
L’  ANPR è istituita presso il Ministero dell’Interno , referente del progetto a cui partecipano  l’ Anci in rappresentanza dei Comuni che mantengono la titolarità dei propri dati, la Sogei in  qualità di partner tecnologico e AgID con il ruolo di coordinamento delle attività dei progetti  del piano strategico crescita digitale e di supporto al Ministero degli Interni e al Dipartimento della Funzione Pubblica per la diffusione del sistema su tutte le  amministrazioni

Comuni Pilota
Anzola dell'Emilia - Bologna - 12.227
Arezzo -Arezzo -99.232
Avellino - Avellino - 54.706
Bagnacavallo - Ravenna - 16.724
Barletta Andria Barletta e Trani 94.903
Busca Cuneo 10.220
Cesena Forlì Cesena 97.131
Cittanova Reggio  Calabria 10.365
Faenza Ravenna 58.869
Fiumicino Roma 74.855
Lecco Lecco 47.240
Milano (*) Milano 1.324.169
Pisa Pisa 88.627
Poggio a Caiano Prato 10.019
Potenza Picena Macerata  16.030
Prato Prato 191.268
Roccabianca Parma 3.076
Roma (*) Roma 2.863.322
Salerno Salerno 113.885
Sant'Eufemia d'Aspromonte Reggio Calabria 4.147
Semproniano Grosseto 1.112
Taormina Messina 11.050
Teramo Teramo 54.716
Torino Torino 902.137
Treia Macerata 9.596
Udine Udine  99.528
Venezia Venezia 264.534

venerdì 11 dicembre 2015

iniziamo a parlare di ˙italia˙it



 ˙italia˙it
Nuovo hashtag
#italiait


Mi viene fatto notare che nel mio commento ad italian digital day, non ho fatto alcun riferimento alla presentazione del "Piano per l'Italia Digitale del Governo Italiano"
Non me ne vogliano tutti coloro che hanno lavorato sul piano che è di ampio respiro e di cui ripropongo la presentazione


Continuando il "pagellino" del post precedenteposso esprimere un giudizio personale e senza alcuna pretesa su alcuni aspetti:

Comunicazione: 7½, devo premettere che non è facile sintetizzare e trasmettere concetti di livello "visione".
La grafica e le parole sono state semplici,chiare ed incisive, purtroppo una visione di così ampio respiro necessita di ben più di alcuni minuti per essere illustrata e qualche giorno er essere metabolizzata (almeno dal sottoscritto).
Considerando che è qualche tempo che i rumors anticipavano i temi sono stato forse avvantaggiato.
Se mi posso permettere un consiglio sarebbe utile espandere la comunicazione su vari piani e in diverse profondità illustrando l'ecosistema da varie angolature.
Posso ad esempio intuire il perchè si vogliano facilitare la crescita di nuove imprese innovative, ma non comprendo il ruolo che avranno le attuali imprese innovative nell'ecosistema che costituisce la visione del progetto stesso.

Completezza: 8, il piano propone azioni su vari fronti e su piani diversi che interagiscono tra loro.
Ad esempio più competenze digitali per essere fruitori di servizi che utilizzano le infrastrutture (fisiche e non) utili anche ad abbatere i costi e massimizzare il numero dei possibili clienti di nuove imprese innovatice le quali.... e così via...

I contenuti e la visione: purtroppo so di essere in grado di esprimere una valutazione.
Di massima sono concorde al sentimento che vi sta dietro, adesso è il momento di trovare la strategia giusta di attuazione che si scontra con modelli mentali, regole amministrative, tempi di attuazione ed un'inerzia di fondo che non aiuta.
Sarà ben difficile decidere se e quali saranno le sanzioni per le PA che non si adeguano nei tempi utili, al pari non è facile individuare la necessità di aiuto laddove le competenze mancano.

Ad oggi sono 2 i progetti che si affacciano alla prova della  fase operativa: SPID e designer˙italia˙it (notare il punto in alto).

Di certo anche questa è una buona occasione per uscire dalle retrovie delle classifiche europee riguardo il livello di diffusione e di utilizzo degli strumenti digitali, personalmente voglio scommetervi ancora una volta.

Quello che è certo è che si tratta di qualcodsa di grande e che riguarda tutti noi.
Il mio invito è:

Iniziamo, ognuno nel proprio  modo diverso ed unico, a parlarne, a comprendere la visione e a commentarla, dare un suggerimento, far emergere una possibile zona di miglioramento fare domande.
Sono certo che potrebbe essere cosa utile per tutti.

Quindi propongo un hashtag per identificare l'argomento 

#italiait

Buon week end a tutti i lettori della blogsfera

giovedì 26 novembre 2015

#Prato Stanzoni digitali @iltempe

Cari amici,
Oggi voglio contribuire alla divulgazione di un progetto che è già in essere.
Poche chiacchiere e tanta operatività.

STANZONI DIGITALI


Bravo +Matteo Tempestini e tutti i partecipanti.








mercoledì 25 novembre 2015

I pagamenti on line per la Pubblica Amministrazione IRIS e pagoPA in Regione Toscana



Programma

Venerdì 27 novembre 2015
Palazzo Strozzi Sacrati – Piazza Duomo 10, Firenze
Sala Pegaso
AGENDA
• ore 10,00: Registrazione partecipanti
• ore 10,30: Introduzione ai lavori 
o Regione Toscana: Benvenuto ed inquadramento della sessione di lavoro
• ore 10,45: Il sistema pagoPA, pagamenti a favore della PA 
o Agenzia  per  l’Italia  Digitale:  Stato  dell’arte  del  Sistema  pagoPA  e  modelli  di
applicazione
• ore 11,15: Il sistema IRIS di Regione Toscana come Intermediario di pagoPA
o Regione  Toscana:  il  sistema  regionale  dei  pagamenti,  stato  dell’arte,
programmazione,  ruolo  e  strumenti  dell’Ente  a  favore  del  territorio  per  facilitare
l’adesione al Sistema pagoPA
• ore 11,45: Panel PA: esperienze territoriali sui pagamenti elettronici e ruolo dei PSP 
o MIUR 
o Regione Toscana, il pagamento del Bollo Auto e altri pagamenti
o UniCredit
o Intesa San Paolo
• ore 12,45: Domande e risposte
• ore 13,00: Chiusura dei lavori
Diretta streaming su: http://www.toscana-notizie.it/diretta-streaming

martedì 24 novembre 2015

Bombardare i pozzi di petrolio sarebbe un crimine di guerra

Leggo di persone (anche illustri) che non capiscono  "perché in Siria si bombardino le città e non i pozzi di petrolio, visto che tutti sanno dove sono e come si chiamano"

Sinceramente sono deluso, come può una persona con un minimo di cultura e di memoria non sapere o ricordare quanto è accaduto solo pochi anni fa?!?

Un elemento che ha caratterizzato la Guerra del Golfo è stato l’uso del petrolio kuwaitiano come arma: non solo il suo pompaggio nelle acque del Golfo, ma anche l’incendio dei pozzi nel deserto. Circa 700 pozzi furono sabotati ed incendiati provocando una catastrofe ecologica senza precedenti, le fumate di carbone hanno opacizzato l’atmosfera e le infiltrazioni determinatesi nel sottosuolo hanno causato un immane danno ecologico: per la prima volta nella storia, il petrolio veniva utilizzato come metodo di dissuasione e di rappresaglia nel quadro di un conflitto militare. La Comunità Internazionale ed i kuwaitiani non hanno esitato a qualificare questa “aggressione ecologica” come un “crimine contro l’ambiente e contro l’umanità”

Sul piano giuridico internazionale  l’Iraq ha violato le norme del  Protocollo di Ginevra del 1977, che interdicono l’uso di metodi e mezzi di combattimento che possono causare danni enormi, durevoli e gravi all’ambiente naturale e l’art. 22 dello stesso testo secondo il quale: “I belligeranti non hanno un diritto illimitato relativamente alla scelta dei mezzi e metodi di combattimento”

Così come l'Iraq venne condannata oggi, a maggior ragione, verrebbe condannata la potenza o la coalizione che mettesse in essere una azione del genere.



Non faccio appello al buonsenso, alle competenze di macro economia o ad altre qualità.
Ma almeno un poco di  memoria (sono solo 25 anni) la considero d'obbligo!


domenica 22 novembre 2015

Il mio punto di vista su #ItalianDigitalDay

Ieri ho seguito via streaming la maratona  organizzata da +Riccardo Luna per L' ItalianDigitalDay.
Contemporanemente motintoravo tweets e post dei partecipamenti.

Voglio condividere il mio pensiero e le mie valutazioni.

Lo farò con una "pagella" su alcuni aspetti, sono valutazioni personali e le eventuali critiche vogliono solo  essere di stimolo


"L' Evento":  10 e lode, +Riccardo Luna è tra i migliori storytellers e organizzatore di eventi nel panorama italiano e questa volta credo si sia sorpassato. Non solo per la location ma soprattutto per essere riuscito a coinvolgere politici, tecnici, cittadini attivi ed imprese e far presentare loro un mosaico rappresentante la realtà del digitale oggi e domani.

AgID: 7--,  ho sentimenti di amicizia e stima per alcuni degli speakers (una menzione personale per  +Marco Bani,   sia perchè è della mia stecca citta ma soprattutto perchè l'ho visto andare tra la gente a toccare con mano le difficoltà dei concittadini nell'uso del digitale sia perchè è rimasto sopreso con loro che i servizi della pa  esistono e funzionano!)
Ho apprezzato specialmente l'intervento di Antonio Samaritani.
Purtroppo devo anche rilevare quanta distanza sia ancora presente tra il modo semplice, concreto, immediato di comunicare e partecipare vissuto ieri e quello che tutti i giorni invece rimane.
Rinnovo il mio invito ad AGID:  #facciamoSquadra, lasciatevi contaminare e talvolta guidare anche dalle idee che provengono dalla PA del territorio.
La PA sul territorio è quella più vicina al cittadino e iniziate a credere che come voi molti colleghi sono entusiasti e competenti.
L'intervento di Antonio Samaritani è stato semplicemente perfetto, un cambio di passo rispetto al passato, mi auguro che sarà infondere lo stesso spirito in tutti i collaboratori.

L'associazione DigitalChampions: 4 e mezzo,  non me ne voglia +Riccardo Luna e tutti gli associati, ma occorre far crescere l'associazione.
Oggi di fattoè una encomiabile chiamata all'attivismo civico, ma se associazione deve essere occorre che si sostenga da sola sia economicamente che organizzativamente.
Quindi quota sociale, assemblee e soprattutto possibilità di iscriversi senza per forza essere nominati.
L'associazione è da costruire,

I politici: 6+, non me ne abbiano i diretti interessati ma vanno divisi  tra
-gli interventi dei semplici saluti  (ci dovevano essere è l'etichetta) i quali non hanno portato alcun valore aggiuto
-gli interventi di chi ha già fatto o ha ereditato una qualche cultura digitale 9.
In particolare molto forte l'invito dell'assessore Matteo Lepore del Comune di Bologna al ministro Madia sulla necessità di puntare sulla meritocrazia nella Pubblica Amministrazione perchè è utile per far emergere le competenze che già ci sono.
-L'intervento del Premier +Matteo Renzi 5: non basta buona scuola e tecnologia, bene invece l'impegno preso pubblicamente.
Ottimo non aver voluto entrare nei dettagli lasciando a Samaritano l'onore e l'onore di illustrare la politica digitale in essere.
-L'intervento del ministro Madia 8: purtroppo non aver accennato è risposto all'invito forte di Matteo Lepore è stata una pecca.
Ottimo invece il fatto che abbia ascoltato tutti gli interventi.

I Digital Champion 6+ è giunto il momento di guidare e non farsi solo guidare da persone speciali che hanno avuto l'idea di creare il movimento.




venerdì 6 novembre 2015

Croce Rossa verso le elezioni 2016

Sono passati anni dalla scadenza originale del mandato degli attuali presidentilocali provinciali regionali e nazionali nell'organizzaizone italia Croce Rossa.

Rumors iniziano a riferire di prossime  elezioni e ci si domanda quale possa essere il modello adaottato quest'anno.

I quesiti più ricorrenti:
Si protanno eleggere i consiglieri in modo disgiunto dal presidente o di fatto ci troveremo nella situazione del presidente "UNICUM" e di un consiglio di presidenza privo di rappresentanza delle varie anime dell'associazione?

Il limite di 2 mandati consecutivi sarà adottato o si riproporranno presidenti con più di 10 anni di mandato intererrotto alla guida delle varie realtà?

Ci saranno le elezioni?

Pubblico il link a 2 documenti fondamentali:
Il primo è una bozza di regolanto elettorale che sta girando tra i soci pur non essendo ufficiale.
Bozza è di fatto una rivistazione di quel pessimo (a mio avviso) regolamento che doveva far eleggere presidenti forti con mandato di solo un anno (mandato che è diventato più che pluriannuale purtroppo!)

Il secondo invece è un documento fondamentale che tutti dovrebbero leggere e rileggere: le linee guida della federazione

mercoledì 23 settembre 2015

Attivare la tessera sanitaria al supermercato: l’iniziativa funziona

Attivare la tessera sanitaria al supermercato: l’iniziativa funziona 

 

Piace ai cittadini l’iniziativa promossa dalla regione Toscana che consente di attivare la carta sanitaria elettronica nei supermercati.
Organizzata attraverso il personale delle Aziende sanitarie locali, in collaborazione con le Associazioni dei consumatori, Federconsumatori, Adiconsum e Adoc il progetto, in particolare, si rivolge a coloro che mostrano maggiori difficoltà nell’accesso agli strumenti informatici (anziani, immigrati).

Nella prima giornata dell’iniziativa, nella provincia pistoiese (lo scorso 17 settembre) 60 persone, che si erano recate alla Coop di Agliana per fare la spesa, in uno spazio dedicato, hanno ricevuto informazioni dai volontari delle associazioni e grazie alla presenza del personale amministrativo della AUSL3 e degli operatori del servizio civile, 30 cittadini hanno potuto attivare la carta sanitaria elettronica, altri hanno richiesto un nuovo Pin e altri ancora hanno chiesto di verificare lo stato di attivazione della carta.

L’iniziativa si replicherà, sempre nei supermercati Coop il 25 settembre a Montecatini Terme e il 2 ottobre a Pistoia, dalle ore 09,30 alle 12,30. A livello regionale il progetto complessivo, che andrà avanti fino alla fine del mese di novembre, coinvolgerà oltre 30 centri commerciali, 110 sportelli delle associazioni e circa 400 volontari.

 Il progetto trova origine nell’accordo con le associazioni dei consumatori (che fanno parte del Forum regionale per l’esercizio del diritto alla salute, organismo costituito nel 2001, che riunisce associazioni operanti nel campo della tutela dei diritti degli utenti del servizio sanitario) che danno aiuto alla Regione per informare i cittadini e divulgare l’uso della CSE.

Per le loro finalità spiccatamente sociali, le iniziative hanno trovato la piena e convinta collaborazione delle sezioni soci dell’Unicoop Firenze. A cosa serve la Carta Sanitaria. Oltre agli usi a cui siamo abituati (accesso tradizionale alle prestazioni sanitarie; codice fiscale; Tessera Europea di assicurazione malattia ) con la CSE, tramite un Pc munito di lettore smart card o un totem PuntoSI è possibile: consultare i propri referti di laboratorio e di radiologia, ovunque effettuati in Toscana; attivare il proprio fascicolo sanitario elettronico e controllare le proprie vaccinazioni, i ricoveri, gli accessi al Pronto soccorso, i farmaci e le eventuali esenzioni per patologia, consultare e autocertificare la propria posizione economica in riferimento al ticket.

All’attivazione viene consegnata una password (PIN) che consente di utilizzare la carta in maniera sicura, come un bancomat. Fonte: Asl 3 Pistoia

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2015/09/22/attivare-la-tessera-sanitaria-al-supermercato-liniziativa-funziona/
Copyright © gonews.it

martedì 28 luglio 2015

Toscana - Integrazione - Attività di volontariato per i migranti


Il protocollo riguarda specificamente i migranti nei primi 6 mesi della loro permanenza sul territorio nazionale, nelle more delle procedure di rito finalizzate al riconoscimento della protezione internazionale (quando cioè la legge italiana e il diritto internazionale impediscono attività lavorative e/o di formazione professionale o simili), periodo in cui appare di grande importanza costruire percorsi di conoscenza del contesto sociale in cui i migranti vengano accolti anche attraverso attività e servizi resi in qualità di volontari a favore della collettività ospitante.
Con delibera di Giunta n. 678 del 25/5/15  la Regione Toscana ha approvato uno specifico schema di Accordo per promuovere la realizzazione di libere attività di volontariato da parte dei migranti ospiti nelle strutture di accoglienza sul territorio regionale.

La proposta di Delibera regionale si pone l'obiettivo di promuovere e sostenere il processo di integrazione sul territorio da parte dei cittadini stranieri provenienti dagli sbarchi sulle coste della Sicilia,mettendo a frutto una serie di esperienze e di buone pratiche sviluppatesi negli ultimi mesi in diversi comuni toscani.

In particolare l'iniziativa della Regione riguarda la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra la Regione, l'Anci Toscana (in rappresentanza dei Comuni), la Prefettura di Firenze (nella veste di Prefettura capofila delle 10 Prefetture toscane che hanno il compito di organizzare e gestire gli inserimenti dei flussi di profughi), associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e cooperative sociali.


Tali percorsi sono anche finalizzati a favorire i livelli di conoscenza e integrazione da parte dei migranti nei contesti sociali che li ospitano, attraverso lo svolgimento di attività di volontariato finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e/o di pubblico interesse (non a fini di lucro) che consentano di acquisire un ruolo attivo, partecipe e che restituiscano loro dignità.

Le attività saranno svolte – nell'ambito di una collaborazione promossa tra i soggetti gestori delle strutture di accoglienza che hanno in carico i migranti, le associazioni di volontariato destinate a ospitare le attività di volontariato e le amministrazioni comunali rispettivamente interessate – a favore della collettività territorialeospitante, contribuendo a realizzare un bene e un valore di natura altamente sociale per le Comunità e per i territori in cui esse vengonorealizzate: in particolare tali attività dovranno inserirsi nei contesti di carattere civile, sociale, educativo, ambientale, sportivo e culturale,che non richiedono particolari forme dispecializzazione e comunque nel rispetto delle capacità, attitudini, professionalità ed intenzioni della persona straniera migrante. Con la stessa Delibera 678/2015 sono stati approvati anche:
-  lo schema dell'Accordo tra Regione, Prefettura di Firenze, ANCI Toscana, Associazioni, Cooperative sociali e altri soggetti gestori delle attività di accoglienza
-  il modello di un "patto di volontariato" da far sottoscrivere al cittadino straniero che possiede i requisiti per essere coinvolto nel progetto;
- il modello di Convenzione fra il Comune, il Soggetto Gestore della struttura di accoglienza e l'Associazione che presenta il progetto.

A seguito della firma dell'Accordo da parte degli enti prevista nel prossimo periodo, si provvederà a definire, attraverso gli atti amministrativi correlati, le procedure per la rendicontazione da parte dei Comuni delle spese connesse alla partecipazione dei migranti alle attività di volontariato e le modalità di rimborso da parte della Regione.

Approfindimenti
la  documentazione completa






venerdì 26 giugno 2015

L'amicizia è responsabilità.

L' amico, l'amico vero  e' quello di cui ti fidi, a cui racconti le tue esperienze piu' intime, che sa conservare il segreto presso gli altri compagni e gli stessi genitori.

Sue amici costituiscono la prima comunita' , al di fuori della famiglia, in cui e' possibile una vita senza competizione, senza invidia, con sincerita' e l' assoluto rispetto della parola data.

Il rigore morale dell' amicizia e' piu' elevato di quello tra fratelli.
Questi sono costretti a restare in rapporto anche quando sono gelosi e invidiosi.
I fratelli possono litigare, riappacificarsi, litigare di nuovo, senza che il loro rapporto si interrompa definitivamente. Invece l' amicizia e' tenuta insieme dalla moralita' .
Se l' amico viene meno alla parola, tradisce, l' amicizia si rompe per sempre. Anche l' innamoramento al suo sorgere e' meno esigente dell' amicizia. Ci possiamo innamorare di uno sconosciuto, di uno che non ci ama, che ci tratta male, che ci tradisce.
Invece l' amicizia si forma poco per volta sulla base del principio di realta' .

Se uno dei due amici si comporta male l' amicizia svanisce.
Diventati adulti, spinti da necessita' pratiche, ci abituiamo a chiamare "amici" i conoscenti, i colleghi, le persone con cui abbiamo rapporti amichevoli, coloro che ci aiutano o che stimiamo.

E arriviamo a chiamare amici anche coloro che temiamo. Cosi' , un giorno, ci accorgiamo di essere immersi in una serie di relazioni false, inautentiche, ipocrite.

Qualcuno, percio' , dice che l' amicizia non esiste, che e' una illusione, una menzogna. Chi parla in questo modo ha rinunciato a un valore importante. Si e' arreso alla sfiducia, alla diffidenza, alla competizione quotidiana. Ma non e' giusto, non e' bene.

Certo, la vita e' fatta di competizione, di sopraffazione e di ipocrisia. Pero' noi tutti abbiamo un bisogno disperato di relazioni umane pulite, sincere, oneste, fondate sulla fiducia.

E come volete costruirle se non riuscite nemmeno a realizzarle con le persone che conoscete meglio, con i vostri amici?

 Chi non e' capace di essere sincero con un amico, non riuscira' mai a esserlo con gli altri.

 Che vita triste conducono coloro che, non potendosi fidare di nessuno, finiscono per avere solo degli alleati occasionali, dei complici o dei succubi!

 Eppure questo e' il destino di tutti coloro che cercano la sicurezza nel potere. Sono costretti a intrigare, a ingannare, a minacciare, a ricattare e, piu' lo fanno, piu' si sentono a loro volta ingannati, minacciati, in pericolo.

In realta' tutti abbiamo bisogno di amici sinceri, con cui condividere i nostri pensieri sapendo che non lo useranno per danneggiarci.

A cui possiamo confidare le nostre preoccupazioni, i nostri desideri, sicuri che ci aiuteranno.

A tutti e' capitato e capitera' di trovarsi in pericolo, di avere disperatamente bisogno di aiuto per se' o per una persona amata.

In questa situazione chi ti soccorrera' , se non l' amico? Chi correra' quando lo chiami, chi ti dara' conforto, chi restera' al tuo fianco, chi sfidera' i tuoi nemici, chi parlera' in tuo favore, se non l' amico?

Insomma l'amicizia è soprattutto una responsabilità verso l'altro e non solo un'opportunità per diverstirsi

Liberamente tratto da uno scritto di  FRANCESCO ALBERONI

lunedì 11 maggio 2015

Cassazione e Croce rossa. Enunciato un principio di diritto


.

La Suprema Corte utilizza il principio di diritto per dirimere le controversie che le vengono poste, esprimendo il proprio orientamento su una questione giuridica


In tal modo essa indica la corretta ed esatta interpretazione della norma da applicare o la modalità in cui la norma debba essere applicata.
L'esposizione del principio di diritto, è di rilevante importanza pratica, infatti, il giudice del giudizio di rinvio, non avrà altra possibilità di scelta, che applicare, alla fattispecie concreta, la norma nel senso in cui è stata interpretata dalla Corte di Cassazione nella propria sentenza.

quale principio?


«Nel regime precedente la riforma dell'ente C.R.I. di cui al d.lgs. 28 settembre 2012 n. 178 e la conseguente nuova disciplina del personale, i dipendenti dell'ente con contratto di lavoro a tempo determinato avevano diritto ad accedere, a domanda, alla procedura di stabilizzazione dei lavoratori precari di cui all'art. 1, comma 519, della legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria per il 2007) e quindi avevano diritto ad essere assunti a tempo indeterminato ricorrendo le condizioni contemplate da tale disposizione - che prevedeva che la domanda diretta ad ottenere la stabilizzazione poteva essere proposta dal personale non dirigenziale in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, anche non continuativi, o che aveva conseguito tale requisito in virtù di contratti stipulati anteriormente alla data del 29 settembre 2006 o che era stato in servizio per almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio anteriore alla data di entrata in vigore della legge finanziaria 2007, purché fosse stato assunto mediante procedure selettive di natura concorsuale o previste da norme di legge (in mancanza delle quali la stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato mediante procedure diverse da quelle concorsuali era condizionato al previo espletamento di prove selettive), e che altresì prescriveva che tali assunzioni fossero autorizzate secondo le modalità di cui all’art. 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 - senza che alcuna priorità fosse possibile in favore del personale con contratto di lavoro temporaneo che avesse prestato servizio presso l’ente stesso rispetto al personale, parimenti con contratto di lavoro temporaneo, ma che avesse prestato servizio presso altri enti e segnatamente in posizione di distacco presso le Aziende Sanitarie Locali, essendo tale differenziazione, presente nel bando dell'ente del 15 novembre 2007 (avviso in Gazzetta Ufficiale, Concorsi ed esami, n. 95 del 30 novembre 2007), contraria al principio di eguaglianza (art. 3, primo comma, Cost.) e di non discriminazione nel rapporto di lavoro (ex d.lgs. n. 216 del 2003)».

Cosa accadrà?

Non  è possibile prevedere con certezza il futuro, ma (i un mondo dove il buonsenso non sia solo una parola) il fatto che la Suprema corte abbia espresso un principio di diritto dovrebbe mettere la parola fine a numerose cause in essere: infatti sarebbe antieconomico per il datore di lavoro proseguire le cause certo ormai di non vedersi riconosciuta ragione in casi come quello sopra riportato


venerdì 8 maggio 2015

Il (finto) VOLONTARIO e il volontario

Orami tutte le settimane  mi capita di vedere gente che pratica (o almeno dichiara di praticare) volontariato "Umanitario" o meglio ancora "Internazionale" senza però occuparsi dei bisogni o problemi di chi sta nella porta accanto, al di là della strada, ma con grade attenzione a cercare di far apparire il proprio nome su giornale.


Sono cose che non dovrebbero escludersi a vicenda, ma andare
per il mondo potendo dire con falsa modestia  "sono stato decorato... il giornali hanni scritto di me" sembra attrarre molto di più.

Mi domandavo incuriosito il perché di questo fenomeno, non raro da osservare.

Noto che molti si sentono gratificati nel darsi da fare anche in giro per il mondo, abbracciare nobili cause, sentirsi paladini di grandi ideali umanitari, difensori di solidarietà di ogni genere: da quella verso gli esseri umani sofferenti, a quella verso gli animali abbandonati e bisognosi di aiuto.

Pur apprezzando  questi valori, e stimando coloro che li incarnano e li fanno propri con dedizione, fatica e sacrificio personale, a volte mi sorgono delle riflessioni dopo avere notato alcune contraddizioni evidenti in questi volontari.

Lungi da me il volere generalizzare, ma osservo che taluni di questi praticanti il volontariato sono completamenti disattenti alle realtà di fatica delproprio vicino, dei conoscenti della cerchia ristretta in cui vivono.

Anzi, spesso diventano loro per primi degli "aguzzini", dei prepotenti e in nome di una "nobile causa" generano sofferenza inutile e gratuita.

E’ come se i disagi di chi sta loro intorno fossero poca cosa rispetto alle grandi difficoltà di chi è distante, delle tragedie di chi vive in paesi lontani.

Credo, forse provocatoriamente, che anche in questo caso ci sia lo zampino
dell’ego.
Mi sovviene di riflettere che amare l’umanità in quanto tale, occuparsi delle grandi cause, sia più gratificante per l’ego che dare una piccola a mano a chi ci sta accanto. Mi sembra che possa inorgoglire di più contribuire a salvare qualcuno in qualche posto difficile, lontano da casa, che portare un sacco di spazzatura, o fare qualche lavoretto utile in casa, o tenere in ordine la nostra stanza…per alleviare la fatica di nostra madre o di nostro padre, per fare un piccolo esempio.
Oppure semplicemente salutare le persone che incontri con un sorriso negli occhi e non salutare solo i potenti o chi può essere utilizzato per la "grande e nobile causa"
E di esempi se ne potrebbe fare tanti in questo senso. Se guardassimo con onestà dentro di noi potremmo vedere quanto siamo distratti rispetto a queste incombenze che ci circondano.

Perché noi guardiamo sempre altrove. Questo ci fa sentire migliori, ci fa sentire impegnati in qualcosa di veramente significativo. Non abbiamo lo sguardo che si posa sulle sofferenze e stanchezze contigue, sul dolore che urla nel silenzio dei nostri pianerottoli, nelle nostre strade. Insomma, noto che l’ego si sente più utile e importante se fa le cose in grande: azioni che possono essere notate e messe in qualche modo in mostra. Che la nostra vanità spirituale trova nutrimento maggiore nel fare del bene a chi è lontano piuttosto a chi è vicino.

Magari questo vicino, paradossalmente, non lo salutiamo nemmeno.

Ebbene, ho imparato a diffidare a chi troppo spesso si pone in vista, si fa fotografare in mezzo ai bambini o mentre dona il proprio tempo...
Una fotografia ritrae un istante, in quell'istante spesso si è in posa per il fotografo e poi, se nessuno ci sta fotografando, ecco che ci aiuta la tecnologia e sempre di più ecco autoritratti o selfie da pubblicare per autocelebrasi.
Diffido di chi con dialettica fa discorsi pomposi...
Diffido di chi racconta sempre e comunque quanto il proprio sforzo, la propria persona sia importante...
Diffido di chi si presenta dicendo "sono un volontario"
Diffido di coloro che si vestono bene oppure che si
Diffido di coloro che non dicono  "sono lieto che vada meglio ma io ho fatto ben poco, casomai ringraziate gli altri che hanno donato il loro tempo..."
Diffido di coloro che pubblicano ogni 2 minuti proprie foto da volontari e raccontano il proprio impegno quotidiano in prima persona.

Invece ho imparato ad amare il silenzio di molti i quali non noti lavorano, vivono la propria famiglia e se incontrano qualcuno in difficoltà li aiutano come possono, anche fosse solo con un sorriso ed una parola ed un poco del proprio tempo senza cercare di farsi fotografare per forza...


Apprezzo poi quei Volontari che pur ricoprendo un ruolo di visibilità non parlano mai di quanto sono stati bravi, bensì di quanto c'è ancora da fare...

"....Portò ad una locanda quell'uomo percosso e senza averi e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede al locandiere, dicendo: «Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno»."Ma non andò in piazza a vantarsi del proprio gesto, partì per andare a lavoro come tutti i giorni...

Questi sono a mio avviso i Volontari o, se preferiti, Uomini e Donne di Buona Volontà

giovedì 7 maggio 2015

(DIS) INFORMAZIONE

Cos'è la disinformazione? Sono informazioni false, fuorvianti, non oggettive o non complete, che alterano la realtà dei fatti ed ingannano, confondono o modificano le opinioni verso una persona, un argomento o una situazione.
Dal dizionario Treccani:

Diffusione intenzionale di notizie o informazioni inesatte o distorte allo scopo di influenzare le azioni e le scelte di qualcuno (per es., dei propri avversari politici, dei propri nemici in un conflitto bellico, e sim.).

Mancanza o scarsità d’informazioni attendibili su un determinato argomento, e spec. su fatti e avvenimenti sui quali si dovrebbe essere informati.


Nei commenti se volete indicate qualche esempio di disinformazione ne potremo parlare insieme.

mercoledì 6 maggio 2015

Siate loro vicini (LEGGETELA TUTTA!) #CEM

Siate loro vicini.



LA MAMMA DI BARBARA (Una Storia VERA)
“Figlia mia, devo farti il forcipe, non sentiamo più il battito del bambino”- Ormai avrebbero potuto farmi qualsiasi cosa, era dal giorno prima che si era aperto il parto e mi avevano portato in sala travaglio, da quel momento non mi avevano permesso né di mangiare, né di bere. Avevo un caldo terribile e tanta sete, i dolori non mi avevano permesso di dormire, ogni tanto un’ostetrica mi visitava e diceva:-“C’è tempo, è primarola e non sopporta i dolori” Ma io, i dolori, non li sopportavo perché erano atroci. La camicia da notte rosa, che mi avevano regalato per le mie nozze, era zuppa di sudore. Mi avevano messa in posizione da parto e lasciata sola, non sapevo cosa fare credevo che sarei morta. Visto che stavo perdendo conoscenza hanno chiamato il primario che si è accorto che la situazione era molto grave, mi hanno anestetizzata e, da quel momento, è cominciato il dramma della mia vita. “Come ti chiami?”-“Celestina”- “Hai avuto una bambina”. Ero stordita e avevo dato il nome di mia sorella invece del mio. La bambina era stata portata via, aveva sofferto, il forcipe le aveva lesionato l’emisfero sinistro del cervello ed era nata asfittica e rianimata, aveva un giro di cordone ombelicale che l’avvolgeva intorno al corpo, per questo non riusciva a nascere. A quei tempi non c’era ancora l’apparecchio per l’ecografia ed avevano perso troppo tempo, incuranti delle mie grida di aiuto, era il 2 maggio 1967. Ero in un tale stato di sofferenza che non riuscivo nemmeno a chiedere di vedere la mia bambina, non avevano saputo dirmi quanti punti mi avevano messo tra interni ed esterni, mi avevano messo un tampone per evitare un’emorragia. In seguito ero stata riportata nel mio letto nella lunga corsia che ospitava molti letti, su due file, separati da un divisore dalla parte della testa, ho visto una sola infermiera che si occupava di tutte noi. Credo di aver dormito fino al giorno dopo, avevo solo bevuto dell’acqua. La mattina dopo avevo bisogno di andare in bagno e mia suocera, che era venuta ad assistermi, aveva chiesto la padella all’infermiera ma questa si era rifiutata :”Deve andare al bagno come tutte le altre”. I gabinetti, in comune, erano al di là del lungo corridoio ed era difficile andarci per chi non aveva problemi, per me sarebbe stato impossibile, alla fine, pressata dalla necessità, avevo messo i piedi a terra ed ero svenuta. “Ha avuto un parto difficile ed ha perso molto sangue, datele un ricostituente.” Quando ho aperto gli occhi un medico mi stava vicino, saputo dell’accaduto era venuto a visitarmi. I giorni seguenti stavo peggio, ogni volta che mi facevano una puntura per la pulizia dell’utero avevo dei dolori così forti che dovevo aggrapparmi alle sbarre del letto e le lacrime scorrevano da sole, avevo la febbre e mi avevano portato la mia bambina, era bellissima, assomigliava ad una bambola di porcellana, a carica, che avevo da quando ero piccola. Stavo talmente male che, quando l’infermiera di turno l’ha portata via, allarmata dal pianto doloroso che faceva, nemmeno me ne sono accorta. Il giorno dopo un’ostetrica voleva mettermi una candeletta per la pulizia dell’utero ma non riusciva a farla entrare, insospettita mi ha visitata e si è subito resa conto che si erano dimenticati di togliermi il tampone, messo dopo il parto. Nel frattempo la bambina si era aggravata, l’avevano messa dentro un’incubatrice in una stanzetta, da sola e, il giorno della Festa della Mamma è stata battezzata, eravamo al di là del vetro a piangere di dolore, l’abbiamo chiamata BARBARA. Mi avevano ricoverata tre giorni prima che nascesse ed ero felice, dopo dodici giorni dal parto sono uscita in vestaglia, con le pantofole, sorretta da mio marito e da mio cognato, ed ero distrutta, avevo firmato per tornare a casa. Barbara è rimasta ricoverata in gravi condizioni, superando anche tre giorni di coma, non ci davano più speranze di salvezza, né ci informavano di quali sarebbero state le gravi conseguenze se si fosse salvata. Anche le infermiere che l’assistevano piangevano con me vedendo come lottava per vivere, vedevo il suo petto che si sollevava affannosamente per respirare e mi sentivo impotente e addolorata perché non potevo aiutarla. Dopo numerosi tentativi, da parte dei medici, si è salvata, un mese e sei giorni dopo la nascita è tornata a casa, la gioia di averla è stata immensa e l’abbiamo amata e curata con molti sacrifici. Oggi BARBARA è “una bambina” di 48 anni, che vive in un Centro di Educazione Motoria, CEM, a Roma, da quando aveva 4 anni e mezzo, l’unico Centro in Italia dove ha avuto le cure necessarie per non farla vivere in uno stato vegetativo, una scelta difficile e sofferta di cui non mi pento perché è riuscita a fare quello che, molti medici, fra i migliori, avevano escluso."

Questa la testimonianza della Mamma di Barbara  estratta da ""La mia storia ti appartiene""

Come potete regale un sorriso? con il 5 X1000?
ci risponde sempre la Mamma di Barbara
 

"il 5 x mille è molto importante ma, quello di cui abbiamo più bisogno è che la Croce Rossa assista con Rispetto i nostri Figli che vivono all'interno del CEM, nella sede del Comitato Provinciale di Roma. Stiamo vivendo periodi molto difficili e con un'assistenza ridotta al minimo."

Ecco il mio invito a coloro che conosco, che mi stimano e anche a coloro che non mi stimano: mettevi in contatto, donate il vostro tempo, le vostre idee, un sorriso!
Sono molto importanti.

Se non avete la possibilità perchè la vitaè frenetica e il tempo manca allora pensate se destinare il 5 X 1000 a questa realtà positiva di genitori come la Mamma di Barbara

Siate loro vicini.



A.GE.CEM onlus
C.F.- 97053440588
agecemonlus@gmail.com

Via B. Ramazzini, 31 - 00151- Roma.


venerdì 27 marzo 2015

Inail nuovi servizi Carta Nazionale dei servizi



Lo strumento telematico messo a disposizione da parte dell'Inail è a disposizione di chi volesse conoscere in tempo reale lo stato delle pratiche in corso, o semplicemente accertarsi della propria posizioneLa prima fase è stata sperimentale, ha interessato unicamente la regione Lazio e si è conclusa lo scorso 16 marzo. Stiamo parlando dello Sportello Virtuale Lavoratori dell'Inail, finalmente in funzione per tutti gli utenti.

 Di cosa si tratta, come funziona e chi può accedervi?

Uno strumento per tutti e ovunque


Lo strumento telematico messo a disposizione da parte dell'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro è a disposizione di chi volesse conoscere in tempo reale lo stato delle pratiche in corso, o semplicemente accertarsi della propria posizione Inail. II lavoratori in infortunio e coloro che percepiscono un indennizzo da parte dell'Inail sono i destinatari privilegiati di questa novità. Come accedere ai servizi? Basta registrarsi sul sito e scaricare un modulo cartaceo da compilare e consegnare ad uno degli sportelli Inail (sul territorio).

Altri servizi
Altro paio di maniche per i servizi disponibili rimanenti: come accade da diverso tempo, basta accedere alla home page del sito Inail da un qualsiasi computer o dispositivo portatile (in questo caso non è richiesta l'installazione di alcun programma per l'accesso). Per i servizi generici bisogna inserire i dati dell'utente (nominativo e password) e registrarsi. In alternativa, è possibile autenticarsi anche attraverso la SmartCard, carta nazionale dei servizi che funziona anche con gli stessi dati utilizzati per l'accesso ai servizi Inps o da tessera sanitaria. Attenzione: in quest'ultimo caso serve un lettore. La sequenza per il cittadino è piuttosto semplice: nella pagina di registrazione al portale cliccate la categoria registrazione utente generico e inserite tutti i dati anagrafici richiesti. Il sistema invia alla mail registrata entro pochi minuti una password provvisoria e il link per effettuare l'accesso.

Dati visualizzati tramite lo Sportello Virtuale Lavoratori

Lo Sportello Virtuale Lavoratori al momento consente di visualizzare, oltre all'anagrafica dell'interessato, lo stato delle pratiche, le modalità di pagamento, lo stato dei pagamenti e la certificazione unica. Il percorso telematico è solo iniziato: il numero delle voci consultabili sarà integrato con ulteriori funzioni, estromettendo per sempre l'impellenza di recarsi fisicamente negli uffici addetti. A breve, allo studio dell'Ente, sono in arrivo App dedicate per consentire una accesso più facile anche dai dispositivi mobili (per il momento ancora non disponibili). Altre pratiche e consultazioni sono disponibili online, come ad esempio quelle relative alle comunicazioni obbligatorie per aziende e datori di lavoro in genere. La “Semplificazione” sembra diventare sempre più tangibile.

estratto da http://www.affaritaliani.it

lunedì 16 marzo 2015

tessera sanitaria per il 730 precompilato




Lavoratori dipendenti e pensionati dal 15 aprile in poi riceveranno il modello 730 precompilato in via telematica e per poter accedere alla propria dichiarazione dei redditi, bisognerà avere il codice per i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, andare sul sito www.agenziaentrate.gov.it, o telefonare al numero 848.800.444 o agli uffici territoriali delle Entrate.


Il presidente dell’Agenzia delle Entrate Orlandi ha fornito le istruzioni relative alle modalità e alle tempistiche per l’accesso al modello 730 precompilato che potrà essere visto direttamente da parte del contribuente o tramite soggetti autorizzati, come sostituti di imposta, Caf o altri professionisti abilitati.


Per accedere direttamente al modello 730 precompilato, il contribuente deve avere le credenziali Fisconline rilasciate dalla stessa Agenzia o della Carta Nazionale dei Servizi e chi non ne dispone può comunque accedere al modello utilizzando le credenziali dispositive rilasciate dall’Inps.

Accedendo tramite il portale Inps, il contribuente sarà indirizzato all’area del sito internet dell’Agenzia delle entrate dedicata al 730 precompilato.

Una volta entrati nell’area di consultazione del proprio 730 precompilato, il contribuente troverà modello 730 precompilato; un foglio informativo contenente l’elenco delle informazioni attinenti alla dichiarazione disponibili presso l’Agenzia delle entrate, con la distinta indicazione dei dati inseriti e non inseriti e con le relative fonti informative; l’esito della liquidazione della dichiarazione (ossia il rimborso che sarà erogato e/o le somme da versare) e il prospetto di liquidazione del modello 730, con il dettaglio dei risultati della liquidazione.


Se il 730 precompilato che il contribuente riceve non dovesse essere esatto, si potranno apportare modifiche e correzioni ai dati direttamente online o recandosi presso Caf o altri professionisti abilitati. Al termine delle correzioni effettuate, si riceverà una nuova versione del 730 precompilato e, verificatane la correttezza, si potrà procedere all’invio.

Nell’attesa dei nuovi 720 precompilati, ogni lavoratore può invece scaricare le nuove Certificazioni Uniche 2015. La nuova Cu può essere richiesta in formato cartaceo o scaricata online.

venerdì 20 febbraio 2015

#Pontedera: innovazione anche tra le generazioni OpenMIND Governance

Leggo questo articolo e non posso che rilanciare agli amici della blogsfera l'iniziativa sperando che giunga anche a sindaci, digital champions, attivisti e a chi  a vario titolo governa il processo di innovazione e RE-innovazione.

Il primo atto a Pontedera sarà il corso gratuito di informatica di base venerdì 20 febbraio, dalle 17 alle 19, al centro Poliedro, dotata di circa 9 postazioni pc. I corsi si estenderanno per molte delle frazioni di Pontedera, nei Punti di accesso assistito ai servizi online (Paas) di La Rotta, Montecastello, La Borra e nel quartiere di Fuori dal Ponte. Avranno inizio anche altri progetti coordinati in tutti gli altri Comuni dell’Unione. Nella conferenza stampa in sala giunta del Comune di Pontedera, l’assessore alle politiche sociali Marco Cecchi ha presentato, assieme a Paolo Rossi del polo Alta Valdera dell’Unione dei Comuni, l’iniziativa. “Sono già state raccolte le prime adesioni”, ha spiegato Alessandro Remorini del Centro Poliedro, “anche perché erano già state informate le associazioni dei pensionati e i sindacati”. Molteplici e ambiziosi gli scopi del progetto: partendo dalla base (cos’è un computer, come si accende, come funziona), si terranno 7 incontri da due ore ciascuno per far approdare la popolazione adulta e anziana verso il mondo del web.

Il corso passerà anche dall’utilizzo della
carta nazionale dei servizi, detta anche tessera sanitaria, con i molteplici usi nel web. Nelle ultime lezioni gli obiettivi saranno quelli di introdurre il mondo dei social network. Più specifico del Centro di piazza Berlinguer sarà la web radio. Al momento ferma per lavori, RadioPoliedro porterà gli anziani davanti ai microfoni per far raccontare la loro storia, costruendo così una specie di ‘memoria collettiva digitale’ della città. A metà marzo debutterà il corso a La Rotta, il mese successivo a Montecastello. Per iscriversi contattare lo 0587/52652 o scrivere all’indirizzo poliedro@arnera.org

mercoledì 18 febbraio 2015

#Toscana ToscanaId La app delle app ora è per tutta la famiglia #grazie #partecipazione #Cittadini



Oggi, su richiesta e indicazione degli utilizzatori (i cittadini), l'applicazione ToscanaID di Regione Toscana si arricchisce di una nuova funzionalità: la possibilità di utilizzare il medesimo dispositivo mobili da parte di più persone.

La comodità di condividere più identità sullo stesso dispositivo è stata richiesta dai cittadini per motivi di vita comune, quali , ad esempio, la comodità di accedere alle informazioni dei figli minorenni tramite il proprio smartphone oppure dall'esigenza di dover condividere in una famiglia un unico tablet.

E' importante sottolineare come la #partecipazione dei cittadini tramite le proprie valutazioni espresse sugli APPmarket  sia stata un elemento determinante per individuare priorità e nuove funzionalità utili  per l'utente finale.

La prima versione dell'app è stata pubblicata a fine  luglio scorso, dopo 6 mesi di vita è utile fare un primo bilancio.

In costante crescita  le installazioni attuali sono più di 3000 ed il punteggio di gradimento espresso dagli utilizzatori è elevato: sul market "Google Play" si attesta a 4.01 su una scala da 1 a 5.
Il risultato è notevole, infatti sempre secondo GooglePlay le 3 app più popolari hanno i seguenti indici di gradimenti:
  • WhatsApp Messenger 4.4
  • Messenger 4.0 
  • Facebook 4.0
L'App Toscana ID si pone come "app delle app": infatti permette di far transitare la propria identità sul dispositivo mobile in modo sicuro e con la protezione di  da un Pin, questo permette  di utilizzare altre App "collegate" per accedere ai servizi della pubblica amministrazione per la quale sarebbe necessario un meccanismo di identificazione meno amichevole e "semplice" del proprio dispositivo smartphone o tablet che sia.

Scarica e prova ToscanaID da Google Play

Nota: Per utilizzare il sistema è necessario installare la APP e attivarla da computer o da Totem Puntosì con la propria Carta Nazionale dei Servizi/Tessera Sanitaria. Per tutte le info: numero verde gratuito 800 00 44 77




FeedBurner FeedCount