domenica 28 aprile 2013

Per me è un onore, contenuti del blog su Croce Rossa Sicilia

Una piccola soddisfazione e una ulteriore dimostrazione che si può essere  utili anche con poco.

Dopo la pubblicazione del post "Croce Rossa - Auto Formazione per essere pronti alla trasformazione a diritto privato" ricevo dal Presidente della Croce Rossa Siciliana avv. Rosario Valastro la richiesta di poter pubblicarne i contenuti riguardanti i corsi sul sito istituzionale siciliano.

Ovviamente, essendo i contenuti pubblici, la mia risposta è stata non solo positiva, bensì entusiasta.

Oggi trovo pubblicata questa pagina, nella quale trovo scritto:"si ringrazia il Volontario C.R.I. Luca Bonuccelli per la segnalazione."

Grazie a Rosario e a tutti i volontari siciliani e non che hanno deciso di impegnarsi per essere associazione e non solo associati!

mercoledì 24 aprile 2013

Croce Rossa - Auto Formazione per essere pronti alla trasformazione a diritto privato

croce rossa 

Auto Formazione per essere pronti alla trasformazione a diritto privato


Come molti  sanno tra meno di 10 mesi i comitati locali saranno enti di diritto privato.
Non è ancora chiaro se saranno associazioni di volontariato o enti di promozione sociale (anche se  rumors e buonsenso suggeriscono che saranno associazioni di volontariato).

Occorre attuare azioni di formazione specifiche sia per i soci sia per il personale dipendente al fine di riqualificare tutto il personale di Croce Rossa perché la struttura arrivi preparata al momento del cambiamento.

Dato che queste azioni non sono ancora state proposte personalmente mi sono informato e ho trovato alcuni corsi online GRATUITI   che potrebbero essere utili.

A fine corso, dopo una questionario online (non banale, credetemi!) viene anche rilasciato un attestato dall'ente di formazione (regione) che lo ha realizzato.

Ripropongo quindi alcuni corsi che a mio avviso ogni volontario interessato alla gestione del proprio comitato dovrebbe seguire:

Titolo: Organizzazioni di volontariato: atto costitutivo e statuto [ Accedi ]
Descrizione: Il modulo è suddiviso in 3 lezioni: Lezione 01. Atto costitutivo e statuto; Lezione 02. Aspetti formali dell’atto costitutivo e dello statuto; Lezione 03. Atto costitutivo e statuto delle organizzazioni di volontariato: i contenuti.
Codice: 1615-TRL-W
Autori: Rachele Settesoldi

Titolo: Le nuove forme di partecipazione dal basso: differenza tra associazionismo di volontariato e di promozione sociale [ Accedi ]
Descrizione: Il modulo professionalizzante mette in grado di acquisire le conoscenze fondamentali riguardo le varie forme di associazionismo, analizzando le loro finalità, le origini della loro fondazione e le normative vigenti.
Codice: 1405-TRL-W
Autori: Maurizio Pascucci


Titolo: Le convenzioni tra enti pubblici e organizzazioni di volontariato [ Accedi ]
Descrizione: 01. Il modulo è articolato in 3 lezioni: Lezione 1. I rapporti economici: analisi delle possibili diverse risposte che stanno prendendo maggiormente campo nell'ambito della riforma dei sistemi di welfare. Sono riportati, poi, alcuni modelli di convenzionamento tra il pubblico e il privato; infine, si analizza il modello di "contracting-out". Lezione 02. L’affidamento dei servizi: vengono esaminate le procedure di scelta della contropartita privata da parte della Pubblica Amministrazione, evidenziandone opportunità e limiti. Sono presi in considerazione anche i parametri di scelta e di valutazione dei servizi offerti. Lezione 03. La convenzione: a legge n. 266 del 1991 prevede le convenzioni tra vari enti pubblici e le organizzazioni di volontariato, e disciplina il contenuto e i vari aspetti di queste convenzioni. Si analizza tale legge per presentare la tematica del convenzionamento. Inoltre, viene presentata la legge regionale Toscana 28/93, che ne integra i requisiti e i criteri
Codice: 0687-TRL-W
Autori: Riccardo Bemi

Titolo: L'adeguamento delle organizzazioni di volontariato alla normativa vigente [ Accedi ]
Descrizione: Il modulo è articolato in 5 lezioni: 01. La costituzione; 02. La contabilità; 03. Il bilancio; 04. Il personale volontario; 05. Le agevolazioni.
Codice: 0686-TRL-W
Autori: Riccardo Bemi.

ridurre la frequenza di rimbalzo

Come abbattere il fenomeno del "rimbalzo degli utenti"

La Frequenza di Rimbalzo è data dal rapporto tra le Visite di Rimbalzo (cioè le visite che hanno generato una sola Pagina Vista) e le Pagine d’ingresso (cioè le visite in cui la pagina in esame è stata la prima ad essere vista).

Indica quindi la percentuale di visite che hanno generato una sola pagina vista (cioè la percentuale di visite in cui il browser è entrato nel sito, ha visualizzato una sola pagina ed è uscito dal sito) rispetto al numero di volte in cui la pagina in esame è stata la prima pagina ad essere vista (Pagina d’Ingresso).

Più è elevata la frequenza di rimbalzo meno il vostro blog è considerato interessate.
Aggiungere una funzione  "Articoli correlati" (che mostra, alla fine di ogni articolo, una serie di post inerenti a quello che abbiamo appena letto) permette al visitatore di trovare altre informazioni sparse all'interno del blog.

In questo blog, in soli 5 giorni,  aggiungendo "gli alrticoli correlai" si è passati da una media del 76% di percentuale di rimbalzo al 53%.

 


martedì 23 aprile 2013

Croce Rossa PRESIDENTE LAZIO Adriano De Nardis


Croce Rossa PRESIDENTE LAZIO Adriano De Nardis

Ci parli di lei
Trent’anni compiuti a dicembre, laureato in economia, da oltre dieci anni sono volontario della Croce Rossa
Italiana impegnato nell’ambito della formazione e dei corsi alla popolazione.
Secondo lei quali sono le priorità sul territorio?
Dal territorio, in modo chiaro, si avvertono i sintomi di una crisi strutturale che, come noto, ha colpito il nostro sistema paese; gior-nalmente quindi, lavoriamo per contrastare quelle che sono le sempre nuove emergenze sociali, le nuove povertà e tutte le sfide che in continuità col passato ci vengono dal territorio. Rimane la necessità di investire anche su un processo culturale per il futuro, stimolando il cambiamento di prospettiva e mentalità, combattendo il pregiudizio e le discriminazioni.
Come immagina la nuova CRI?
Nell’ immaginare la nuova CRI, sempre coerente alla sua mission e ai suoi 7 Principi di riferimento, credo si debba puntare su alcuni valori chiave quali la trasparenza, l’efficienza e la sostenibilità al fine di creare una struttura che sia realmente a servizio dei suoi ope-ratori, e funzionale al suo scopo. Sono certo che la nuova CRI, ispirandosi a tali valori, potrà fare di più, fare meglio e ottenere un maggior impatto.

Croce Rossa PRESIDENTE UMBRIA Paolo Scura

Croce Rossa PRESIDENTE UMBRIA Paolo Scura


Ci parli di lei
Sono nella CRI dal 1997, avevo 23 anni, presso l’allora Sottocomitato di Assisi. Purtroppo quello però fu
davvero un anno difficile, a settembre infatti il terremoto colpì duramente l’Umbria, e mi ritrovai a coordi-nare i servizi dal centralino della CRI di Assisi, fu un’esperienza davvero fantastica che mi ha fatto crescere ve-locemente.
Secondo lei quali sono le priorità sul territorio?
In Umbria stiamo faticosamente ricostruendo una sinergia con la Regione, certo è difficile. Intanto abbiamo concluso la vicenda della costruzione della sede regionale di P.C. di CRI, a Foligno che, al mio insediamento nel 2010, non riusciva a sbloccarsi dal 1999, arrivando all’approvazione del progetto esecutivo lo scorso 30 novembre, ora confidiamo in una rapida conclusione. La nostra re-gione a seguito della riforma sanitaria che ha accorpato le ASL, impone necessariamente alla CRI di lavorare in sincrono al suo in-terno per poter acquisire l’accreditamento istituzionale e la Certificazione di Qualità, che sono alla base per un rapporto convenzionale con tutte le strutture sanitarie regionali.
Come immagina la nuova CRI?
La mia visione di Croce Rossa è sicuramente legata a quella motivazione iniziale ed idealistica che ci spinge ad aderire ad una or-ganizzazione umanitaria mondiale come la nostra, sono un Volontario della CRI e sogno una Croce Rossa che possa contribuire con i suoi Principi, i suoi ideali ed in particolar modo con i suoi Volontari, a migliorare il quotidiano di chi realmente ha bisogno di noi, persone in prima persona.

Croce Rossa PRESIDENTE MARCHE Fabio Cecconi

Croce Rossa PRESIDENTE MARCHE Fabio Cecconi

Ci parli di lei
Sono Fabio Cecconi, nato il 29 agosto 1959 ad Osimo (AN) ove attualmente risiedo e Volontario CRI dal
1990. Eletto nel 2005 Presidente Regionale e poi Commissario.
Secondo lei quali sono le priorità sul territorio?
Le sfide che la CRI deve affrontare nelle Marche, che già nel plurale del suo nome esprime il senso della molteplicità dei luoghi che spesso si contraddistinguono all’ombra dei campanili, devono condurre ad una CRI che non sia esclusivamente espressione plurale
dei territori con la prevalenza dei distinguo ma che, invece, abbia forte il senso di unità ed unitarietà di intenti, fortemente solidale e capace di rispondere in modo organico ed organizzato alle esigenze che la nostra regione e la CRI nazionale ci richiedono. L’u-nificazione delle componenti civili e il nuovo modello organizzativo per aree impongono l’abbandono delle logiche della rappre-sentanza per assumere, invece, la consapevolezza della “delega” di responsabilità.
Come immagina la nuova CRI?
Per la CRI del domani, ciascuno vorrebbe che essa sia certamente migliore di quanto sia adesso. In questo sogno ci devono essere dei punti fermi: un nuovo Statuto ampiamente condiviso con i volontari e il perseguimento di una natura dell’Ente che dia ampie ga-ranzie di autonomia territoriale ma che mai perda di vista il valore assoluto dell’Unità della Croce Rossa nell’unità dell’Emblema. Poi,
maggiore regionalizzazione nell’organizzazione di funzioni e compiti, centralità del Volontario sia esso di parte civile che ausiliario delle FF.AA., valorizzazione del mondo giovane, capacità di costruire con dinamismo la sua classe dirigente e consapevolezza di essere parte di una storia universale.
estratto da 150+

Croce Rossa PRESIDENTE PIEMONTE Antonino Calvano

Croce Rossa PRESIDENTE PIEMONTE Antonino Calvano

Ci parli di lei
Vivo a Torino dove sono nato 46 anni fa. Sono entrato a far parte della Croce Rossa nel 1983, nella componente dei Pionieri, fino a diventare Ispettore Regionale del Piemonte. Diventato Presidente (e commissario) del Consiglio Direttivo, a partire dal marzo 2011 ho ricoperto il ruolo di Commissario Regionale prima e di Presidente Regionale poi.
Secondo lei quali sono le priorità sul territorio?
La Croce Rossa sta vivendo un processo di riordino complessivo, gravido di conseguenze in buona misura incerte e di problemati-che cocenti. Il cambiamento porterà anche effetti positivi, ma a più lunga scadenza. Il problema fondamentale è che riordini simili
andrebbero gestiti su un substrato solido, mentre la CRI è costretta a cambiare in un contesto all’intorno depresso e scivoloso. Occorre pertanto affrontare la realtà con realismo ma anche con un poco di entusiasmo.
Come immagina la nuova CRI?
La Croce Rossa dovrà prendere atto dei limiti e delle criticità della sua organizzazione attuale, troppo burocratica e per certi versi
pleonastica, facendo in modo che non si trasmettano per eredità. Per contro, essa dovrà stare attenta a non perdere la forza che
le deriva dalla sua Unità e la sua potenzialità identitaria che la rendono così importante agli occhi degli italiani e della comunità internazionale. La CRI futura dovrà avere una forte identità centrale e un’elevata autonomia territoriale.

Croce Rossa PRESIDENTE LOMBARDIA Maurizio Gussoni

Croce Rossa PRESIDENTE LOMBARDIA Maurizio Gussoni

Ci parli di lei
Sono un giornalista di 61 anni, dall’età di 20 oltre a lavorare per giornali e radio, ho fatto il volontario in
Croce Rosa Celeste e in SOS Milano. La passione per il sociale mi ha sempre contraddistinto fino a farmi
approdare in CRI della quale poi mi sono innamorato.
Secondo lei quali sono le priorità sul territorio?
Fortunatamente, la maggior parte dei comitati della Lombardia ha dei conti sani. Nonostante questo dato positivo ci sono ancora
Come immagina la nuova CRI?
L’ente pubblico ci ha limitati nel tempo, ma non possiamo pensare a una nuova Croce Rossa come un bene che possa essere venduto. Auspico che la riforma alleggerisca la burocrazia che ora ci soffoca. Dovremo poterci presentare a gare o appalti in forma
privatistica, potendo così proporre contratti più economici senza gli orpelli che attualmente gravano il settore pubblico. Ma deve ri-manere sempre un punto fermo: la CRI è di tutti, non può e non deve avere alcun tipo di ingerenza economica o politica!
piccoli problemi da risolvere. L’obiettivo è quello di arrivare alla riforma con tutti i conti perfettamente chiari e ordinati.

Croce Rossa PRESIDENTE TRENTINO Alessandro Brunialti

Croce Rossa PRESIDENTE TRENTINO Alessandro Brunialti

Ci parli di lei
Sono Volontario da più di trent’anni, vivo a Trento ed ho svolto vari incarichi in Croce Rossa, sia a livello lo-cale che nazionale.
Secondo lei quali sono le priorità sul territorio?
La Croce Rossa in Trentino è rappresentata da 3700 soci, di cui 2600 attivi, operanti in 22 sedi territoriali.
L’attività principale è legata al servizio 118. Ma in questi ultimi anni si è riusciti a far comprendere che non siamo solo ambulanza.
Così si sono moltiplicate le risposte e oggi facciamo svariati servizi con tutte le attività speciali, oltre all’assistenza alle persone indi-genti, e molte altre, con uno speciale riguardo alla formazione.
Come immagina la nuova CRI?
L’idea di cambiare la CRI è nata in Trentino, sperimentando la componente unica, credendo che rimanere attaccati al passato sa-rebbe stato penalizzante.
Siamo ora ad un bivio, in un anno che potrebbe significare la rinascita della nostra associazione, che immagino più snella, più rapida
nelle risposte, con ampia autonomia locale, senza però snaturare il significato di società Nazionale e quindi con regolamenti e indi-cazioni chiare e uguali su tutto il territorio.


lunedì 22 aprile 2013

Croce Rossa Nuovo statuto, quanti sopravviveranno?

==Croce Rossa==
Nota: quelle che seguono sono opinioni personali e non rappresentano la posizione dell'associazione

nel mio post precedente ho pubblicato la bozza dello statuto che stata inoltrata ai Presidenti di comitato di alcune regioni.

Ne inizio adesso una lettura attenta  lettura e trovo una grande innovazione già prevista (ne avevo scritto nel programma elettorale, e poi ripetuto in questo post  dal titolo "come impostare il lavoro del 2012"):
I comitati provinciali smettono di esistere

O meglio viene riconosciuto e resitituito ai comitati locali l'importante ruolo di "nucleo essenziale dell'Associazione". Dopo numerosi anni di visione piramidale nella quale le realtà territoriali si trovavano a soccombere alle logiche dei comitati provinciali e più raramente di quelli regionali oggi la piramide  finalmente viene rovesciata e viene meno controllo sul bilancio da parte degli organi sovra ordinati.

La contropartitadi questa ri-acquistata emeritata autonomia economica è ovviamente la maggiore responsabilità dei singoli comitati, infatti un comitato che non è in grado di mantenersi sarà sciolto.

Purtroppo non sono in possesso dei dati finanziari e di Bilancio aggiornati al 31 dicembre 2012, ma il questito si pone: "come faranno quei comitati con un passivo di milioni di euro a dimostrare la presenza di adeguate risorse economiche?"
Comitati con debiti milionari a fronte di una popolazione di 100.000-300.000 persone come faranno a sopravvivere?

Ricordo che la Corte dei Conti  ha stilato un'attenta lista dei comitati con disavanzi di amministrazione aggiornata al dicembre 2011 e (ahimè!) tra i comitati con debiti milionari contro una popolazione non così ampia da far sperare in un salvataggio trovo:

C.P. Bari    3,512,975.87 per una popolazione di circa 1.000.000 di abitanti (3,5 euro ad abitante)
C.P. Pisa    1,160,424.11 per una popolazione di circa 200.000 abitanti (5.8 euro ad abitante )
C.P Bolzano 4,593,988.67per una popolazione di 500.000  (9 eoruo ad abitante)

Ovviamente i conti sono grossonali, occorrerebbe analizzare caso per caso e le cause che hanno portato a ciò.
Mi  auguro che la situazione sia sana come molti presidenti della lunga lista che riporto affermano (nota sono stati eliminati i comitati con disavanzo inferiore ai 100.000 euro, sperando sempre in un "lascito" e occorre sempre valutare ogni songolo caso, lo ripeto!)
 
Disavanzo di bilancio al 31/12/2011 secondo relazione tecnica inviata ai Ministeri ver. 25.05.2012
  1. C.P. roma    27,445,515.18
  2. C.P. bolzano    4,593,988.67
  3. C.P. bari    3,512,975.87
  4. C.P. latina    3,180,569.61 
  5. C.P. perugia    1,395,847.65
  6. C.P. pisa    1,160,424.11
  7. C.L. citta' di castello    921,068.05
  8. C.L. gallarate    513,007.46
  9. C.P. trieste    483,505.76
  10. C.L. lipomo    418,324.88
  11. C.L. cantu'    392,304.82 
  12. C.L. quarrata    piana pistoiese    381,766.76
  13. C.L. fauglia    365,708.77
  14. C.L. san frediano a settimo    304,434.40
  15. C.L. menaggio    308,364.92
  16. C.P. sondrio    282,860.64
  17. C.R. Lombardia    256,707.74
  18. C.P. campobasso    249,030.02
  19. C.L. massa    246,592.43
  20. C.P. milano    220,419.95
  21.  C.L. valle lomellina    208,424.72
  22. C.L. varese    202,864.50
  23. C.P. la spezia    189,529.00
  24. C.P. ancona    175,953.47
  25. C.P. salerno    119,659.47
  26. C.L. lainate    114,669.13
  27. C.P. fermo    112,665.32
  28. C.P. messina    112,331.85
  29. C.L. assisi    124,814.24
  30. C.L. uliveto terme    101,367.40

Di questa lista tempo che circa una metà dei comitati dovrà per forza di cose e purtroppo (o forse per fortuna?) chiudere.














Croce Rossa Bozza dello statuto

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ATTENZIONE:
La bozza qui pubblicata è aggiornata al data del 22/04/2013
La bozza di lavoro  attuale è reperibile sul sito istituzionale della Croce Rosa

Forse possono interessarti i seguenti post:
 



Molti soci  chiedono notizie sui lavoro che riguardano il nuovo statuto  statuto.

Ricevo da un presidente di comitato la seguente bozza dello statuto.

Nota: questa è la bozza di statuto disponibile  alla data del 22 aprile 2013.
Dovrebbe essere prevista la pubblicazione di una nuova bozza intorno al giorno 10 maggio p.v.

qui trovate la lettera di accompagnamento


Nei prossimi giorni i  commenti.
Chi volesse pubblicare la propria opinione può farlo nei commenti oppure scrivendo a luca.bonuccelli.pisa@gmail.com


Cliccare sulle immagini per ingrandire























venerdì 19 aprile 2013

Toscana Principali servizi nazionali e regionali accessibili con la CNS

Principali servizi nazionali e regionali accessibili con la CNS in Toscana




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Fascicolo Sanitario Elettronico: https://cset.e.toscana.it/fset/
Raccolta in formato digitale delle informazioni e dei documenti clinici relativi alle prestazioni sanitarie prodotte dal Servizio Sanitario Regionale toscano ed erogate ai cittadini. Con la TS-CNS attivata, il cittadino può decidere di creare il proprio fascicolo sanitario per consultare le informazioni relative ai ricoveri ospedalieri, ai farmaci erogati o prescritti, alle esenzioni per patologia, agli accessi al pronto soccorso e ai referti di laboratorio. A partire dal 18 gennaio 2013 è possibile consultare l’elenco delle vaccinazioni e l’elenco dei referti di radiologia che riguardano l’assistito, che ha inoltre la possibilità di inserire dati, informazioni e file di documenti sanitari personali.

Certificazione del ticket sanitario in base al reddito: https://cset.e.toscana.it/ticket/
Permette di consultare e stampare l’attestato della propria posizione rispetto al ticket in base al reddito.


Pagamento della Tassa Automobilistica: permette di visualizzare e pagare il “bollo auto”.

Cittadini e imprese comunicano con la PA, spediscono documenti digitali, controllano l’effettiva consegna degli stessi e ricevono comunicazioni: un’alternativa sicura all'invio cartaceo.

Fascicoli dei tribunali civili toscani: https://web.rete.toscana.it/cancelleriaDistrettualeCittadino/
Aiuta i cittadini toscani a seguire l'iter dei fascicoli a loro intestati: si possono consultare i procedimenti civili a proprio carico.

Banca dati opportunità di insediamento in Toscana: https://web.rete.toscana.it/areeprodcns
Permette ad un soggetto pubblico o privato di trasmettere la proposta di un immobile da destinare ad insediamenti produttivi: le proposte, una volta on-line, saranno visualizzate nel sistema georeferenziato di Regione Toscana in modo che potenziali investitori possano cercare la soluzione migliore per collocare la propria attività di impresa (Per accedere al sistema di ricerca: http://webs.rete.toscana.it/areeprodfe/).


INPS, Servizi Online: http://www.inps.it

Fascicolo previdenziale del cittadino: fornisce diversi servizi relativi alla pensione, alla posizione contributiva e alle prestazioni erogate. È possibile scaricare il “CUD unificato (dal 2013)”, selezionando la voce “Modelli”.

Aree ex-Inpdap, ex-iPost, ex-Enpals : accesso ai servizi on-line a disposizione di dipendenti e pensionati della PA, delle poste, dello spettacolo e degli sport professionistici (es. gestione Mutui, Ipoteche, Ricongiunzioni, Prestiti, Estratti conto, visualizzazione della Gestione separata).

Isee: consente ai cittadini di effettuare personalmente la Dichiarazione Sostitutiva Unica ed ottenere l'attestazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per la richiesta di prestazioni assistenziali legate al reddito o di servizi di pubblica utilità.


Agenzia Entrate: http://www.agenziaentrate.gov.it (ad esempio si segnala:)

Unico web: Compilazione e trasmissione per via telematica del modello Unico.

F24 web: per compilare e trasmettere il modello di versamento F24.

Locazioni web: Registrazione dei propri contratti di locazione e affitto.

Cassetto fiscale: Consultazione della propria posizione fiscale (es. dichiarazioni fiscali, rimborsi, versamenti effettuati e dati patrimoniali).

Pagamenti registro: Invio delle richieste di pagamento relative alle imposte dovute per annualità successive, cessioni, risoluzioni, proroghe e conguagli d'imposta per contratti di locazione e affitto di beni immobili registrati in precedenza.

Servizi catastali: Accesso on-line ai dati catastali degli immobili con il servizio di ricerca per codice fiscale.



Portale italiano che consente alle imprese di erogare in forma integrata alcuni importanti servizi di "sportello virtuale" per semplificare il rapporto con gli utenti: è possibile gestire un’attività, i contributi, le risorse umane e finanziare un’impresa. Esempi di servizi: Apertura di una società o di una ditta individuale; Richiesta visita medica di controllo; Gestione dei contributi previdenziali.

Tessera Sanitaria – Carta Nazionale Servizi (come usarla)



 

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Tessera Sanitaria – Carta Nazionale Servizi (come usarla)

(progetto Carta Sanitaria Elettronica di Regione Toscana)

Dal 2010 tutti i cittadini toscani hanno ricevuto gratuitamente la Tessera Sanitaria (ente emettitore Regione Toscana), che svolge più funzioni contemporaneamente:
  • Tessera sanitaria nazionale (TS)
  • Carta nazionale dei servizi (CNS)
  • Tessera europea di assicurazione malattia (TEAM)
  • Tesserino del codice fiscale

Cosa vuol dire TS?

La TS, Tessera Sanitaria, è una carta che offre servizi sanitari: nella versione con CNS vi è un’evoluzione “tecnologica” che permette l'accesso ai servizi in rete offerti dalla Pubblica Amministrazione in assoluta sicurezza e nel rispetto della privacy.

Cosa vuol dire CNS?

CNS, Carta Nazionale dei Servizi, è un documento che contiene un “certificato digitale” di identificazione personale, tramite il quale i cittadini si autenticano in rete in modo sicuro e accedono ai servizi erogati per via telematica dalle Pubbliche Amministrazioni.

La CNS è una carta (smart card) dotata di microchip, contenente i soli dati identificativi della persona (nome, cognome e codice fiscale): la carta, in combinazione con il PIN, permette l’autenticazione in rete.

Cosa vuol dire TEAM?

TEAM, Tessera europea di assicurazione malattia, sostituisce il modello E-111, garantendo l'assistenza sanitaria nell'Unione Europea e in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, secondo le normative dei singoli paesi.

Come usare tutte le sue funzioni

Attivare la Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi

Per garantire l’utilizzo da parte del solo titolare, la TS-CNS viene recapitata disattivata, per posta, dall’Agenzia delle Entrate, ente a cui rivolgersi per ottenere un duplicato in caso di smarrimento, furto o mancato recapito.


Per attivarla occorre recarsi personalmente con la propria TS-CNS presso gli sportelli abilitati (es. ASL, farmacie aderenti, URP aderenti) e presentare un documento di identità in corso di validità. Al momento dell’attivazione verrà rilasciato un codice PIN segreto, che consentirà di accedere ai servizi certificati.

Usare la Tessera Sanitaria on-line

Per utilizzare la Tessera Sanitaria occorre un computer, un lettore di smart card e una connessione internet:

Il lettore di smart card può essere acquistato presso i negozi di elettronica oppure presso le ASL (che attivano le tessere sanitarie) al prezzo di costo di €4,20.

Per informazioni: numero verde 800 004477
www.regione.toscana.it/cartasanitaria

Installazione del lettore di smart card: per le procedure da effettuare consultare la guida all’uso reperibile all’indirizzo web: http://www.regione.toscana.it/servizi-online/servizi-sicuri/carta-sanitaria-elettronica/guida-all-uso

Si raccomanda di fare attenzione al tipo di carta posseduta e quindi alla scelta della corretta procedura di installazione, infatti le carte, a seconda della data di rilascio, possono avere procedure differenti.






Richiesta del codice PUK: è opportuno richiedere subito il codice PUK, che può essere usato per modificare il codice PIN della propria CNS o per sbloccare la CNS qualora si fosse inserito 3 volte un codice PIN errato.


La richiesta avviene on-line collegandosi all’indirizzo web: https://cse-toscana.aruba.it/web/guest/puk






Connettersi al seguente indirizzo web per fruire dei servizi regionali ad accesso sicuro:


https://accessosicuro.rete.toscana.it/

giovedì 4 aprile 2013

Croce Rossa Statuto- Sintesi dei i lavori sullo statuto e i punti aperti



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Molti soci  chiedono notizie sui lavoro che riguardano il nuovo statuto  statuto.
Ecco la comunicazione che è pervenuta a tutti i Presidenti Regionali più di un mese fa.
I documenti citati come allegati sono reperibili ai seguenti link:

REPORT INDIRIZZATO AI PRESIDENTI REGIONALI



 Clicca sulle immagini per ingrandire e leggere
Un Grazie a coloro che fanno informazione e partecipazione

Croce Rossa Statuto - Cosa cambierà? No provinciali, Promozione Sociale, Rotazione, Soci Temporanei....




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Croce Rossa
La commissione statuto sta proseguendo i propri lavori e si iniziano ad intravedere grandi novità.

Per la prima volta negli ultimi anni si avverte la volontà di  attenersi alle Linee Guida Internazionali sulla natura delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Il testo di riferimento è "Guida allo statuto delle Società Nazionali" adottato nel 2000 dalla Federazione internazionale e redatto da un gruppo di lavoro della consorella Danese.

Per chi, come chi vi scrive, ha sempre auspicato un ritorno della Società Nazionale Italiana ad una struttura organizzativa più consona alla natura del movimento questo fatto è motivo di soddisfazione.

Alcuni punti a mio avviso di forte impatto sono:

Natura dell'Associazione

Il decreto di riordino della Croce Rossa Italiana (come associazione nazionale) impone Che alla croce Rossa si applichino le norme dettate per le Associazioni di Promozione Sociale e non per le Associazioni di Volontariato.

Mentre l'Associazione di volontariato è un'organizzazione che realizza i propri scopi con l'apporto prevalente e determinante dei soci per rispondere ad un bisogno primario e a fini di solidarietà.
L'attività dei volontari deve essere  spontanea, personale e gratuita .
L' attività deve essere rivolta a favore di persone esterne all'associazione.  In  alcun modo è possibile prevedere la remunerazione dei soci, ai quali è riconosciuto esclusivamente il rimborso delle spese vive sostenute nello svolgimento della propria attività di volontario. Normativa di riferimento:  Legge n. 266/1991;

Sono invece considerate Associazione di promozione sociale le associazioni riconosciute e non riconosciute, i movimenti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni costituiti al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati.
Le associazioni di promozione sociale si avvalgono prevalentemente delle attività prestate in forma volontaria, libera e gratuita dai propri associati per il perseguimento dei fini istituzionali che devono essere di interesse collettivo così come  previsti dalla normativa di settore.
Le iniziative dell'associazione possono essere rivolte sia ai propri associati che a persone terze rispetto all'organizzazione.
La Legge  prevede che, in caso di particolari necessità, le associazioni di promozione sociale possano avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o dipendente, anche ricorrendo ai propri associati.

Appare evidente che i fini sono ben diversi, inoltre  (a modesta opinione dello scrivente) per propria natura la Croce rossa si avvicini più alle associazioni di Volontariato piuttosto che alle assozioazioni di promozione sociale

Nota Bene: i Comitati Locali possono anche iscriversi alle associazioni di volontraiato.

Tipologia di Soci 

Possono essere Soci  della Croce Rossa Italiana  Cittadini Italiani e cittadini stranieri (purchè in regola con il permesso di soggiorno).
Oltre alle classiche tipologie di socio (Volontario, Sostenitore, Onorario) nasce una nuova tipologia di socio:
Il Socio Temporaneo il quale, in caso di emergenza può affiliarsi alla croce rossa e prestare la propria opera.

Sparicono i comitati Provinciali

Come da Linee Guida (e anche seguendo la strada tracciata dallo Stato nel decreto di riordino) viene meno un livello di coordinamento.
Lo scenario che si propone è:
  • Comitato Centrale (o  Nazionale);
  • Comitato Regionale con compiti di di controllo e cooordinamento;
  • Comitati Locali che agiscono sul territorio;
Con l'abolizione dei comitati provinciali si aprono tre fronti da gestire:
1) Copertura territoriale: tutto il territorio nazionale dovrà essere coperto dai comitati locali, le attuali "Sedi CRI" (ex delegazioni) si troveranno in una situazione ancora da chiarire.
2) Le funzioni amministrative oggi svolte dai Comitati Provinciali (ad esempio quelle contabili o di motorizzazione) dovranno essere divise tra i comitati Locali e i Comitati regionali, occorre quindi che i comitati Locali inizino a prepararsi ad un maggiore onere di gestione amministrativa, eventualmente anche in forma associata.
3) la rappresentanza della Croce Rossa di fronte alle prefetture e agli organi di dimensione Proviciale dovrà essere affidata  in modo chiaro;
ad oggi si ipotizza che questo soggetto possa essere il Presidente del Comitato capoluogo oppure un rappresentante eletto su base territoriale.
Personalmentesono contrario ad assegnare "d'ufficio" al Presidente del comune Capoluogo questo compito: infatti questi è eletto dai soci della realtà Locale e per un mandato di gestione locale e non Provinciale.
Un buon compromesso potrebbe essere che sia rappresentante indicato dall'assemblea dei Presidenti dei comitati incaricari e in assenza che il ruolo venga coperto in forma sussidiaria dal presidente regionale o da un Suo delegato.

Rotazione obbligatoria

Pare  imposto il limite di massimo due  mandati presidenziali per un totale massimo di otto anni, nel computo rientrano anche i peiordi effettuati come Commissari.
Non è chiaro però se tale regola terrà di conto o meno degli anni di mandato effettuati prima dell'entrata in vigore del nuovo Statuto.
Il "non aver ricoperto, senza soluzione di continuita, negli otto anni precedenti la carica presidenziale o di commissario facente funzioni" potrebbe essere un requisito per godere dell'eleggibilità a tale carica.

Consigli direttivi

Pare certo che il numero dei membri calerà a cinque (presidente, sue vice e due consiglieri).
Sulle modalità di elezioni appaiono due diverse opinioni:
Elezione in "lista" oppore elezione "libera".
L'opinione di chi vi scrive è che sia fondamentale una elezione libera per garantire la rappresentatività dmassima della volontà dei soci.





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