sabato 1 giugno 2013

Volontariato umano: la forza di un abbraccio


(Dal diario di E. Campo soccorsi terremoto Emilia)

Porto come me il ricordo di due momenti vissuti dopo  terremoto dell'anno scorso.

La speranza  dopo aver fatto il giro di casa e notato che non si era rotto nulla, neanche un bicchiere e ho pensato che "forse il terremoto non è stato così terribile".

E un abbraccio....

Pochi minuti  dopo la seconda scossa, un funzionario arrivò a fare un controllo nel "campo" che in quel particolare momento era sotto la mia responsabilità: domande preoccupate, risposte tranquillizzanti, e ad un certo punto la sensazione netta che la sua preoccupazione fosse un 'altra, ben diversa dai suoi compiti di servizio.

Lo guardo dritto negli occhi e allargo le braccia, in silenzio, questo omone si abbassa tra le mie braccia e inizia a singhiozzare sulla mia spalla raccontandomi tutta la sua paura del terremoto: restiamo lì un pò, io a dargli pacchette sulle spalle tenendolo stretto, lui a parlare singhiozzando, poi si riprende, si soffia il naso e mi ringrazia. Il tutto in mezzo all'ingresso della struttura adibita a campo affollata di persone  dove nessuno trova strana la cosa.
E subito dopo, insieme, riprendiamo le attività di soccorso.

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