giovedì 6 giugno 2013

Renato Zurla, croce rossa: in 5 anni purtroppo un cambiamento profondo.


Continuano le interviste in tutte le parti di Italia Oggi siamo con Renato Zurla presidente del Comitato prov.le  di Piacenza e Presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna fino al 2007

Questa è la prima parte dell'intervista:

Renato buongiorno, sei stato negli  anni passati presidente regionale.
Per motivi non legati alla tua volontà o alla volontà di altri hai presentato le dimissioni da presidente,  poi hai presentato a dicembre di quest'anno la tua disponibilità per un ruolo dirigenziale in  Croce Rossa. Che cosa hai trovato di cambiato rispetto a quando il presidente regionale?

Ti rispondo Volentieri  intanto voglio solo dire  a chi ci legge che il mio "abbandono" della vita di Croce Rossa  Italia nel 2007 purtroppo è stato legato a problema  di salute.
 Non voglio entrare nei dettagli  però è  stato  un episodio piuttosto grave che peraltro ha coinciso con la data in cui, ahimè,  è iniziato l'ennesimo commissariamento della nostra associazione  ed io, pur essendo stato interessato del commissario nazionale,  decisi di fare il nome dell'allora  mio vice Scavuzzo perchè proprio non era possibile per coprire tale carica.

Che cosa ho trovato il mio "ritorno"?
È importante sottolineare che negli anni  dal 2007 al 2012 ho continuato a far parte della vita dell'associazione anche se in modo più sporadico  io cercato di essere presente ogni qualvolta ci fosse  un bisogno soprattutto,  data la mia professione, nell'area medica e sanitaria (ndr Renato Zurla è medico internista, specialista in Pneumologia e Tossicologia Medica).
Quindi conoscevo a grandi linee che cosa stava succedendo che cos'era successo anche se non ne conoscevo evidentemente molti dettagli.
Ero convinto che la situazione (e lo dico con molta franchezza) non fosse così grave a livello nazionale anche a livello locale perchè aldilà anche dei fatti nazionali  ho registrato una situazione grave anche a livello del territorio della mia provincia.
Territorio della provincia nel quale, andando poi riprendere i rapporti parlando con i Volontari, i colleghi e tutte le persone interessate,  qualcosa era cambiato.
Cambiamento che ha toccato anche lo spirito e tutti piccoli gesti quotidiani.
Questa cosa è  difficile da dire per me e per chi come me e credo che siano tanti credono che i volontari  si trovino davanti ad un momento importante.
E allora guai a perdere le motivazioni! Perchè esistono difficoltà che si incontrano però se poi perdi la"benzina" se vai "in riserva" in  termini di contenuti profondi allora diventa tutto molto più difficile.

 E questo, Renato,  sia sulla provincia che su tutto il territorio nazionale?

 Purtroppo si,  ti dico la verità: per me è stata un impressione generale  e , amche se puà sembrare una banalità, ci sono rimasto male.


Quanto dici "difficoltà" fai riferimento alle difficoltà organizzative finanziari di gestione che possono avere  depresso lo spirito e contenuti oppure intendi la venuta meno dello spirito di CR che poi genera le difficoltà organizzative? Ti ringrazio per farmi meglio specificare,  io le ho riscontrate entrambe.

Certamente non ho ritrovato motivazioni non così forti  come quelle che mi sembrava di aver lasciato.

Però è anche vero che il percorso che ha portato la nostra associazione al decreto governativo  di riforma  non è stato facile e non sempre condiviso e quindi credo che questo abbia poi anche determinato un certo calo delle motivazioni e quindi una deflessione generalizzate legato alla riflessione che molti possono aver fatto riguardo  al cambiamento che si stava delineando il quale non era poi così condiviso.  Forse alcuni contenuti non sono  poi stati così tanto partecipati e condivisi.

Un ambiente che in termini di partecipazione non è sempre "stimolatile e stimolante" per il singolo Socio?

Credo proprio che quella che hai usato sia una buona sintesi. Ho voluto spiegarla in dettaglio per condividere il disagio che il singolo può provare nel trovarsi in questa situazione.

Leggi la seconda parte dell'intervista

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