martedì 23 aprile 2013

Croce Rossa PRESIDENTE PIEMONTE Antonino Calvano

Croce Rossa PRESIDENTE PIEMONTE Antonino Calvano

Ci parli di lei
Vivo a Torino dove sono nato 46 anni fa. Sono entrato a far parte della Croce Rossa nel 1983, nella componente dei Pionieri, fino a diventare Ispettore Regionale del Piemonte. Diventato Presidente (e commissario) del Consiglio Direttivo, a partire dal marzo 2011 ho ricoperto il ruolo di Commissario Regionale prima e di Presidente Regionale poi.
Secondo lei quali sono le priorità sul territorio?
La Croce Rossa sta vivendo un processo di riordino complessivo, gravido di conseguenze in buona misura incerte e di problemati-che cocenti. Il cambiamento porterà anche effetti positivi, ma a più lunga scadenza. Il problema fondamentale è che riordini simili
andrebbero gestiti su un substrato solido, mentre la CRI è costretta a cambiare in un contesto all’intorno depresso e scivoloso. Occorre pertanto affrontare la realtà con realismo ma anche con un poco di entusiasmo.
Come immagina la nuova CRI?
La Croce Rossa dovrà prendere atto dei limiti e delle criticità della sua organizzazione attuale, troppo burocratica e per certi versi
pleonastica, facendo in modo che non si trasmettano per eredità. Per contro, essa dovrà stare attenta a non perdere la forza che
le deriva dalla sua Unità e la sua potenzialità identitaria che la rendono così importante agli occhi degli italiani e della comunità internazionale. La CRI futura dovrà avere una forte identità centrale e un’elevata autonomia territoriale.

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