lunedì 22 aprile 2013

Croce Rossa Nuovo statuto, quanti sopravviveranno?

==Croce Rossa==
Nota: quelle che seguono sono opinioni personali e non rappresentano la posizione dell'associazione

nel mio post precedente ho pubblicato la bozza dello statuto che stata inoltrata ai Presidenti di comitato di alcune regioni.

Ne inizio adesso una lettura attenta  lettura e trovo una grande innovazione già prevista (ne avevo scritto nel programma elettorale, e poi ripetuto in questo post  dal titolo "come impostare il lavoro del 2012"):
I comitati provinciali smettono di esistere

O meglio viene riconosciuto e resitituito ai comitati locali l'importante ruolo di "nucleo essenziale dell'Associazione". Dopo numerosi anni di visione piramidale nella quale le realtà territoriali si trovavano a soccombere alle logiche dei comitati provinciali e più raramente di quelli regionali oggi la piramide  finalmente viene rovesciata e viene meno controllo sul bilancio da parte degli organi sovra ordinati.

La contropartitadi questa ri-acquistata emeritata autonomia economica è ovviamente la maggiore responsabilità dei singoli comitati, infatti un comitato che non è in grado di mantenersi sarà sciolto.

Purtroppo non sono in possesso dei dati finanziari e di Bilancio aggiornati al 31 dicembre 2012, ma il questito si pone: "come faranno quei comitati con un passivo di milioni di euro a dimostrare la presenza di adeguate risorse economiche?"
Comitati con debiti milionari a fronte di una popolazione di 100.000-300.000 persone come faranno a sopravvivere?

Ricordo che la Corte dei Conti  ha stilato un'attenta lista dei comitati con disavanzi di amministrazione aggiornata al dicembre 2011 e (ahimè!) tra i comitati con debiti milionari contro una popolazione non così ampia da far sperare in un salvataggio trovo:

C.P. Bari    3,512,975.87 per una popolazione di circa 1.000.000 di abitanti (3,5 euro ad abitante)
C.P. Pisa    1,160,424.11 per una popolazione di circa 200.000 abitanti (5.8 euro ad abitante )
C.P Bolzano 4,593,988.67per una popolazione di 500.000  (9 eoruo ad abitante)

Ovviamente i conti sono grossonali, occorrerebbe analizzare caso per caso e le cause che hanno portato a ciò.
Mi  auguro che la situazione sia sana come molti presidenti della lunga lista che riporto affermano (nota sono stati eliminati i comitati con disavanzo inferiore ai 100.000 euro, sperando sempre in un "lascito" e occorre sempre valutare ogni songolo caso, lo ripeto!)
 
Disavanzo di bilancio al 31/12/2011 secondo relazione tecnica inviata ai Ministeri ver. 25.05.2012
  1. C.P. roma    27,445,515.18
  2. C.P. bolzano    4,593,988.67
  3. C.P. bari    3,512,975.87
  4. C.P. latina    3,180,569.61 
  5. C.P. perugia    1,395,847.65
  6. C.P. pisa    1,160,424.11
  7. C.L. citta' di castello    921,068.05
  8. C.L. gallarate    513,007.46
  9. C.P. trieste    483,505.76
  10. C.L. lipomo    418,324.88
  11. C.L. cantu'    392,304.82 
  12. C.L. quarrata    piana pistoiese    381,766.76
  13. C.L. fauglia    365,708.77
  14. C.L. san frediano a settimo    304,434.40
  15. C.L. menaggio    308,364.92
  16. C.P. sondrio    282,860.64
  17. C.R. Lombardia    256,707.74
  18. C.P. campobasso    249,030.02
  19. C.L. massa    246,592.43
  20. C.P. milano    220,419.95
  21.  C.L. valle lomellina    208,424.72
  22. C.L. varese    202,864.50
  23. C.P. la spezia    189,529.00
  24. C.P. ancona    175,953.47
  25. C.P. salerno    119,659.47
  26. C.L. lainate    114,669.13
  27. C.P. fermo    112,665.32
  28. C.P. messina    112,331.85
  29. C.L. assisi    124,814.24
  30. C.L. uliveto terme    101,367.40

Di questa lista tempo che circa una metà dei comitati dovrà per forza di cose e purtroppo (o forse per fortuna?) chiudere.














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