venerdì 11 gennaio 2013

un'idea: attività sociale per gli OPSA CRI

"La bontà di un uomo verso un altro uomo si manifesta difendendo la vita e la dignità di persone senza intolleranze e senza pregiudizi”


Henry Dunant

“Dobbiamo fare il miglior uso possibile del tempo libero”

Mohandas Karamchard Gandhi

E’ inoltre compito dell’Attività di Salvataggio in Acqua della Croce Rossa Italiana garantire la massima diffusione delle tecniche elementari di prevenzione, autoprotezione e primo intervento alla popolazione ed a tutti gli Operatori del soccorso che si trovino a contatto con l’ambiente acquatico.

La C.R.I. intrattiene relazioni con Enti Pubblici, Corpi dello Stato, Forze Armate, O.N.G. E Associazioni con attività analoghe allo scopo di ottenere ed offrire servizi, formazione e collaborazione

Regolamento O.P.S.A.




Chi sono gli O.P.S.A. ?


L'Operatore Polivalente di Salvataggio in Acqua (O.P.S.A.) è una figura di operatore del soccorso  prevista all'interno della Croce Rossa Italiana che ha il requisito di polivalenza sulla base del terreno ove opera e per la massima specializzazione della sua preparazione.

Oltre ad essere un operatore di primo soccorso sia a terra che in acqua, integra la sua specializzazione nel settore con le specialità di Operatore Conduttore di Mezzi Nautici, Operatore Sommozzatore, Operatore Medico o tecnico Iperbarico, Operatore Elitrasportato.

Gli Operatori del Salvataggio in acqua svolgono direttamente l'attività di soccorso, anche attraverso convenzioni con gli organi locali e nazionali, in sinergia con la Guardia Costiera e con tutti gli organismi pubblici. Il personale Operatore di Salvataggio in acqua è preparato per formare equipaggi sanitari per l'imbarco su mezzi navali ed aeromobili della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Polizia di Stato ed altri.

In parole seplici sono operatori di soccorso che uniscono preparazione sanitaria, conoscenza dell'ambiente ove operano e preparazione e tecnica per portare soccorso in ambiente acquatico che non è proprio dell'uomo!

L'idea: l'attività Operativa O.P.S.A. per il sociale.


Gli Operatori sono per lo più impiegati in periodo estivo (quando la balneazione in zone non altrimeti sorvegliate pone a rischio numerose persone) e in caso di attività di emergenza come alluvioni.

Di fatto il periodo invernale non è occupato da attività operative (emergenze scluse) e l'O.P.S.A. si dedica solo al mantenimento della forma fisica senza fornire alcun servizio immediato verso i più vulnerabili.

L'idea di fondo è utilizzare il personale OPSA anche nel periodo di riposo in quanto può garantire sicurezza a persone con disabilità durante attività in acque confinate (le classiche piscine).

quaindi, In partenariato con le istituzioni e espressioni della società civile impegnate in attività sociali promuovere e realizzare momenti ricreativi e di socializzazione all'interno di corsi di addestramento alla disciplina del nuoto, alla tecniche di prevenzione e primo intervento in acqua e non a soggetti a rischio di esclusione sociale.

Il lavoro di squadra, lo sport, e l'accesso a strutture ricreative e sportive sono strumenti di inclusione sociale potenti.

Ai risultati immediati portati da questi strumenti si aggiungono i buoni esisti che derivano dalla diffusione della cultura di dialogo sociale e pace, dalla diffusione delle tecniche di salvataggio e primo soccorso, dalla informazione sull'adozione di uno stile di di vita più sano e socialmente inserito.

Obiettivo principale 1: Prevenzione e autoprotezione


Diffusione delle tecniche elementari di prevenzione, autoprotezione e primo intervento alla popolazione, in situazione ordinaria ed in acqua

L'obiettivo è ripreso dalla dei compiti assegnati ai gruppi OPSA dal regolamento, si rimanda al regolamento e alle indicazioni dei responsabili delle attività CRI per la declinazione in dettaglio della strategia di azione.

Obiettivo principale 2 : Promozione dell'Inclusione Sociale (obiettivo Strategico 3 Strategia 2020)


I principali fattori di vulnerabilità sorgono non solo dai disastri e dalle malettie, ma anche da complessi fattori come il malcontento causato dalla privazione e dalle ingiustizie, l'emarginazione, radicata nelle disuguaglianze nell'alienazione e nelle ingiustizie, o dalla disperazione che proviene dalla solitudine, dall'ignoranza e dalla povertà.

Nel contesto del nostro mandato, promuoviamo l'inclusione sociale attraverso le nostre attività e i nostri servizi e incoraggiamo lo sviluppo di capacità comportamentali che permettano di comunicare, mediare e distendere le tensioni in maniera pacifica.

Fruitori:


I fruitori del progetto saranno individuati anche e soprattutto tra le fasce sociali a rischio disagio sociale o di ridotta partecipazione sociale.

Tra questi si indicano a titolo di esempio:

  •     Giovani e minori accolti in strutture socio-assistenziali     integrative o sostitutive delle famiglie (casa famiglia)
  •     Giovani e minori in famiglie a basso reddito.
  •     Migranti
  •     Disabili sensoriali
  •     Disabili motori
  •     Soggetti con problematiche psichiatriche
  •     Ex detenuti
  •     Tutti i soggetti a rischio si esclusione sociale

Sub obiettivo 2.1 facilitazione ingresso nel mondo lavorativo


In caso di successo della sperimentazione per alcune tipologie di fruitori è ipotizzabile orientare l'attività anche per il conseguimento o la preparazione al di brevetti che facilitino un ingresso nella realtà lavorativa, ad esempio: Brevetto Europeo Primo Soccorso, Brevetto BLSD laici, preparazione Brevetto Assistente Bagnanti, altre competenze collegate all'attività OPSA e CRI in genere.

In funzione delle competenze acquisite e della capacità organizzativa a seguire si può ipotizzare la fattibilità nel periodo estivo di stage formativi di introduzione alle attività di assistenza bagnanti o persone con ridotta mobilità in affiancamento alle attività del personale dipendente e e volontario che opera presso il Centro Operativo e Balneare CRI piuttosto che attività di stage presso le strutture CRI del territorio.

Criticità individuate e azioni preventive di riduzione del rischio:


criticità: Individuazione  dei soggetti fruitori.
azione: Partenariato con le istituzioni e organizzazione che già operano nell'abito dell'inclusione sociale.
Indicazione da parte degli enti preposti dei fruitori dell'attività.

criticità: Formazione specifica sul “sociale” del personale CRI
azione: Anche se personale CRI possiede un approccio al  dialogo e al rispetto che deriva dall'attività quotidiana verso i vulnerabili , si reputa opportuno l'affiancamento con operatori già formatiindicati dai partner del progetto oltre che ove auspicabili alcuni incontri informativi preventivi

criticità:Disponibilità del personale
azione: Preventivamente alla presentazione del progetto al circuito delle organizzazioni enti sarà effettuato un censimento, in ogni caso le prime attività avranno una durata nel tempo limitata (3 mesi) e una organizzazione a moduli per cui si stima  l'interessamento di 5-6 volontari con un impegno di 2 ore  settimanali a rotazione.

Fondamentale è la figura degli istruttori che dovranno garantire continuità nell'arco temporale del modulo.

criticità:Sostenibilità economica
azione: Il costo principali appare essere collegato  all'accesso alle strutture sportive, data la natura sociale  dell'attività si prevedono finanziamenti a fronte di presentazione dei progetti e facilitazioni economiche lato strutture,in particolar modo se di proprietà delle istituzioni.

Nessun commento:

Posta un commento

FeedBurner FeedCount