giovedì 14 febbraio 2013

Croce Rossa Siciliana Amministrazione trasparente

La Croce Rossa con due anime, quella di ente pubblico e quella di associazione di volontariato...
Sempre la Croce Rossa amata da molti e da  molti criticata per le ingerenze della politica o di "poteri" diversi...

All'interno di questa meravigliosa organizzazione vedo due diversi movimenti, il primo che considera i soci, i volontari i dipendenti, e la comunità in generale e tutti gli stakeholders come soggetti terzi che non hanno diritto di conoscere, di sapere, di essere informati.
E' il lato meno nobile che emerge dal comportamento e dalle scelte della classe dirigente della  Società Nazionale italiana di Croce Rossa... Quella classe "dirigenziale" composta si da volontari non retribuiti, ma anche da Volontari che ricoprono il ruolo di presidenti Provinciali o regionali da decenni.

Epocale è stato ad esempio il risultato delle elezioni in alcune regioni e province nel quale la storica presidenza non è stata rinnovata... 
Epocale anche e soprattutto le scelte effettuate in Sicilia dal neo Presidente Regionale avv. Rosario Valastro.

Ed è di questo secondo "movimento" più silenzioso, pratico, apparentemente lento che voglio parlare e riflettere insieme alla blogsfera.

Sul sito del comitato regionale CRI Sicilia  appaiono le prime Ordinanze Presidenziali   e sulla prima ordinanza si trova scritto qualcosa che, ormai deluso da anni di assenza di trasparenza, mi ha colpito:

Tutte le Ordinanze approvate dal Presidente Regionale sono pubblicate sull’Albo pretorio del sito web, all’interno della sezione “Amministrazione trasparente”, fatti salvi i diritti di riservatezza di cui alla legge vigente nonché le linee guida emanate dal Comitato Centrale C.R.I. nel caso di presenza di dati sensibili.
 
All’interno del sito web è resa pubblica, e così verificabile, tutta l’attività del Presidente
Regionale e dei suoi Delegati e Referenti
.

Rosario ed io ci siamo conosciuti in questi anni, credo di poter affermare che godiamo di stima reciproca anche se talvolta ci siamo confrontati anche con forza sulle nostre idee diverse.

Bhè non c'è che dire, la volontà di essere trasparente e l'invito implicito a verificare l'attività del presidente sia da parte dei soci, sia da parte di tutta comunità è semplicemente preziosa in un  momento di diffusa sfiducia nell'ente da parte dei molti Volontari e Dipendenti.

La trasparenza è solo uno dei  pilastri per ricostruire un'associazione ben radicata sul territorio, ma è pur sempre un primo importante passo.

Come vorrei che altri Presidenti fossero così coraggiosi e trasparenti...



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