martedì 8 aprile 2014

Lettera Aperta Da Volontari a Volontari

Croce Rossa 
Ricevo con richiesta di pubblicazione questa lettera aperta da persone con cui ho condiviso la mia attività in Croce Rossa, io Volontario "non retribuito" e i compagni di strada affianco a me Volontari "retribuiti".

Non entro nel merito della discussione e degli episodi a cui si fa riferimento, non avendovi partecipato direttamente non posso esprimere la mia opinione.

E ripubblicandola  neppure voglio  esprimere giudizi o fare miei i giudizi espressi.

Credo che si sia una fase conflittuale in atto all'interno dell'associazione, auspico vivamente che si passi dal conflitto al confronto e che ci si concentri sul risolvere le difficoltà enon ci lasci distrarre dalla tentazione di "schierarsi" da una parte o dall'altra.

Come è mia abitudine fin da ora invito chi volesse  esprimere la propria opinione a utilizzare i commenti o a contattarmi.

Come mio contributo solo una riflessione di fondo:
Come notate il titolo è lettera aperta da Volontario a Volontario e poi scrivendo ho scelto di accostare  due parole che sembrano in antitesi tra di loro: "Volontario" e "retribuito",  non sono impazzino, ma per chi conosce il 5° principio (ri)adottato nel 1965 e formulato fin dalle origini del Mobimento non sono sono in antitesi tra di loro.

Voglio riportarlo nella forma pubblicata sul sito istituzionale:

VOLONTARIETÁ

La Croce Rossa è un'istituzione di soccorso, disinteressata e basata sul principio volontaristico
Volontario è la persona che aderisce all'organizzazione di sua spontanea volontà e senza alcuna costrizione, questo però non toglie che alcune prestazioni possano essere retribuite per i dipendenti, ovvero quanti fanno una scelta di vita professionale di aderire ai principi C.R.I e soprattutto di aiutare il prossimo sofferente



Vorrei tanto che la consapevolezza di questo principio porti responsabilità per una maggior predisposizione al dialogo laddove, per stanchezza o altro, fosse provvisoriamente  venuto meno.
Questo mio desiderio sia per i Volontari non retribuito che per i Volontari dipendenti, ovviamente.



Lettera aperta ai Volontari della Croce Rossa Italiana



Ai Presidenti dei Comitati della Croce Rossa Italiana
Alle Volontarie e ai Volontari della Croce Rossa Italiana

In queste ultime settimane, in questi ultimi giorni, abbiamo assistito ad una serie di eventi che mettono la Croce Rossa tutta in difficoltà, tanto da poter compromettere lo svolgimento di quelle attività di assistenza alla cittadinanza e alle fasce più deboli che tutti noi, insieme, provvediamo a realizzare.

Pensare che questi momenti debbano essere strumentalizzati come la contrapposizione di chi lotta per il bene dell’Associazione contro le richieste di una casta prevaricatrice che non vuole rinunciare a nulla per il bene comune, sono il segno di una debolezza e di una grettezza di visione.

Perché è veramente difficile poter pensare che il riconoscimento di una sicurezza lavorativa dopo anni (10, 15 o anche 20) di precariato, di un riscontro economico congruo all’attività svolta e di diritti lavorativi di un paese moderno, siano richieste pretestuose di un gruppo di lavoratori che vogliono imporre la propria volontà ad un esercito di volontari vittime del sistema.

Forse anche i volontari non sono lavoratori che vivono difficoltà di qualche genere nel proprio ambiente lavorativo?

Strumentalizzare tali richieste è ingiusto e scellerato.

Forse sarebbe utile rivedere la storia della Croce Rossa come la storia di una collaborazione che in molte realtà è stata esempio di rispetto reciproco e sinergia di forze unite nel medesimo obiettivo: aiutare chi ne ha bisogno.

Con volontari e dipendenti fianco a fianco nelle situazioni più difficile e drammatiche, in scenari di quotidianità e di eccezionalità, dove se non ci fosse stata una leale collaborazione la Croce Rossa non avrebbe garantito una qualità del servizio che non ha paragoni nel panorama nazionale.
Con dipendenti che prima erano volontari e viceversa, e che nel rispetto reciproco del proprio ruolo e dei propri compiti rendono grande questa Associazione.

Sarebbe esistita una Croce Rossa di soli volontari?
Sarebbe esistita una Croce Rossa di soli dipendenti?

Adesso è giunto il momento di mettere da parte chi soffia sul fuoco dello scontro e cercare realmente di trovare le soluzioni più opportune per tutti; quelle soluzioni saranno le migliori anche per la Croce Rossa.

I Dipendenti della Croce Rossa Italiana (ndr presenti all'assemblea del 8 aprile 2014  e sottoscritta da altri)

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