Open data, Big data? Let me see MY DATA
(in modo semplice!)
Oggi vi è un gran parlare di Open Data e di Big Data, però, a mio avviso, Non
possiamo parlare di Open o BIG Data senza parlare dei My Data (Dati
personali)-Troppo spesso ci scontrimao con il fatto che non siamo in grado di accedere alle informaizoni che ci riguardano oppure siamo in difficoltà a riutirizzarli proprio perchè perché non sono disponibili in formati che possono essere riutilizzati! (spesso attestazioni e documenti su carta da ottenere dopo ore di fila davanti ad uno sportello)
E tutti questo , nonostante il fatto che noi siamo i proprietari e la loro fonte principale.
"Se i miei dati mi appartengono, dovrei essere in grado di riutilizzarli e di accedervi pienamente."
Questo principio non è altro che il medesimo di "Open data ("diritto di accesso e uso dei dati pubblici) mutuato sulla sfera dei dati personali!
Possiamo azzardare che il filone di pensiero degli "Open data" dovrebbe tenere di conto di questa sfumatura riguardo al diritto di accesso ai dari personali che mi riguardano
My Data
Il diritto di poter sapere chi ha informazioni sulla mia persona, se queste informazioni sono corrette e, nel caso, il diritto di richiederne la correzione è più volte stato ribadito.
Se poi chi possiede informazioni è un Ente Pubblico, una Banca, un'assicurazione avere sicurezza che queste informazioni sono corrette non solo è un diritto, ma spesso diviene una necessità: chi raccoglie "automaticamente" dati sulla mia persona per offrimi poi (in qualche modo) dei servizi.
Ad esempio sapere se i contributi pensionistici sono stati correttamente registrati, estrarre copia e richiedere correzioni per tempo permette ad un lavoratore di non trovarsi tra 20 o 30 anni a impazzire nella ricerca di una busta paga di quando, giovanissimo, era impiegato presso il suo primo datore di lavoro che, nel frattempo potrebbe aver chiuso ditta.
Ma non solo: poter ricostruire in modo rapido la storia clinica recuperando tutte le analisi del sangue effettuate in qualsiasi struttura sanitaria può essere fondamentale per semplificare la ricerca di una diagnosi tra qualche anno.
E poi ancora: attestati, verbali vari, dichiarazioni dei redditi, dichiarazioni di inizio lavori, esecuzioni testamentarie contratti di acquisto e di vendita altri documenti spesso divengono indispensabili a distanza di anni.
Oggi come oggi gli strumenti per semplificare la vita ai singoli esistono:
Abbiamo sistemi che possono contenere i dati, ricercarli velocemente.
A livello tecnologico già esistono:
- Metodologie e soluzioni per far dialogare tra loro sistemi di enti diversi.
- Strumenti di sicurezza consegnati ad ogni cittadino (oggi la CNS domani il Documento Unificato) che permettono di far accedere ai dati solo il diretto interessato
- Norme di diritto di accesso per via telematica
- Obblighi di semplificazione
- indicazione su alcuni servizi che devono essere realizzati velocemente
- Alcuni eventi nei quali vengono presentati gli strmenti tecnologici e i servizi già in essere come ad esempio sarà fatto presso lo stand nel quale parteciperò al prossimo Internet Festival
Cosa manca?
Per raggiungere l'obiettivo credo mancino alcuni elementi:- L'informazione che se il dato tratta della mia persona allora ho il diritto (a meno di pochissimi casi) di sapere che esiste e di visionarlo.
- La consapevolezza che i miei dati sono utili a me stesso: domani potrei averne bisogno urgentemente.
- Il coordinamento tra tecnici, politici, cittadini,giuristi, amministratori per creare un sistema che generi (su richiesta del singolo) un "diario-raccolta" di tutti i dati che riguardano un cittadino e lo mantenga alimentato.
Cosa Fare?
La soluzione è la nascita di un movimento di idee che apra una riflessione, come?Rilanciare la discussione, proporre iniziative, commentare, parlarne e scriverne in ogni forma....
A Voi la parola Cari amici della Blogsfera ;)
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