venerdì 8 luglio 2016

SPID vola in Europa progetto FICED


Il progetto FICEP - First Italian Crossborder eIDAS Proxy

(Estratto dal sito di agid )


FICEP (First Italian Crossborder eIDAS Proxy) è il progetto nazionale finanziato dalla Commissione Europea per la realizzazione del nodo eIDAS italiano. FICEP è il primo “server trasfrontaliero italiano”: la sua implementazione consentirà la circolarità delle identità digitali italiane fra tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
AgID, in raggruppamento con Infocert S.p.a., Politecnico di Torino, Telecom Italia S.p.a., si è aggiudicata con il bando CEF-Telecom eID 2014 (link is external) un finanziamento per la realizzazione del nodo eIDAS italiano.
Grazie al progetto FICEP con la realizzazione di un nodo eIDAS nazionale sarà possibile per i cittadini italiani accedere ai servizi online di altri paesi comunitari (ad esempio servizi universitari, bancari, servizi delle pubbliche amministrazioni, altri servizi online) utilizzando le credenziali ottenute nel sistema pubblico di identità digitale SPID. Al tempo stesso cittadini europei in possesso di identità digitali nazionali riconosciute in ambito eIDAS, potranno accedere ai servizi delle Pubbliche amministrazioni italiane.
Come funziona il nodo eIDAS italiano
Di seguito la descrizione del modello di funzionamento del nodo eIDAS, nel caso in cui un utente italiano richieda di fruire il servizio online di un altro stato membro della UE (e viceversa di un cittadino straniero che chiede di accedere a fornitori di servizi italiani – pubblici o privati).
  • L’utente italiano richiede l’accesso al servizio di uno stato membro UE (1)
  • Il service provider dello stato membro invia una richiesta al proprio nodo eIDAS (2)
  • Il nodo eIDAS dello stato membro chiede all’utente italiano il suo paese di provenienza (3)
  • Nel momento in cui l’utente seleziona il proprio paese di provenienza, Il nodo eIDAS dello stato membro inoltra una richiesta al nodo eIDAS italiano (4)
  • Il nodo eIDAS italiano risponde alla richiesta del nodo eIDAS dello stato membro interpellando l’identity provider del richiedente, per l’autenticazione (5)
  • Una volta che l’autenticazione è andata a buon fine (5), il nodo eIDAS italiano invia una conferma al nodo eIDAS dello stato membro, che a sua volta inoltra la conferma al service provider (6)
  • Il service provider permette all’utente italiano l’accesso al servizio richiesto (7)

 (Estratto dal sito di agid ) 
 http://www.agid.gov.it/agenda-digitale/infrastrutture-architetture/progetto_ficep

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