lunedì 17 febbraio 2014

informazione e censura

Qualcuno si sta lamentando perchè nel mondo delle reti sociali sono presenti fornitori di informazioni...
Informazioni certificate, pubbliche e che pubblicate su blog e veicolate dai vari meccanismi di community possono raggiungere un vasto pubblico.
ma, secondo qualche soggetto,   "alcuni documenti che vengono pubblicati devono rimanere riservati anche se sono pubblici"...
Se i documenti fossero davvero riservati allora...
...perchè chi l'ha scritto e sottoscritto ne chiede la massima diffusione?
...perchè non c'è la parola "riservato" sul documento stesso?
...perchè invece di lamentarsi non si richiede la cancellazione in modo diretto e formale?

La risposta è semplice: i documenti sono pubblici, le lamentele si riferiscono all'informazione e la trasparenza che mal si sposano con la "propaganda"

Anche se piacerebbe ad alcuni in questo caso non si può considerare il desiderio di non far sapere cosa accade come segreto di stato, segreto d'ufficio, segreto istruttorio, segreto professionale o altre forme di segreto più o meno fantasiose....

Ricordo che 
"Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."

Non solo ricorso che questo DIRITTO FONDAMENTALE viene meno solo ed esclusivamente in caso di pericolo per  pubblica sicurezza o in caso di violazione della  privacy e dell'onore o reputazione di un singolo.

Quindi, per cortesia, caro amico della propaganda e della censura arrenditi all'evidenza dei fatti: ad eccezione di poche realtà non si può imporre censura e propaganda.


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