Nella bozza troviamo delle novità importanti.
Una tra queste (ma non l'unica!) è che i presidenti regionali hanno emendato la bozza di statuto proponendo una maggiore autonomia per realtà periferiche. Pur mantenendo per i comitati regionali un ruolo di controllo sulle attività e azioni intraprese.
Riporto alcuni degli articoli della bozza che è uscita dall'incontro del 25 maggio
ricordando che la versione completa e ufficiale è reperibile sul sito istituzione dell'associazione.
A tutti i livelli, i Comitati:
a. devono raggiungere il pareggio di bilancio;
b. sono dotati di autonomia economica, finanziaria e patrimoniale;
c. hanno un proprio codice fiscale ed una propria partita IVA;
d. rispondono delle obbligazioni direttamente assunte e non rispondono a nessun titolo, ragione e causa di obbligazioni assunte dalle altre strutture territoriali.
I Comitati, secondo le disposizioni della legge e del presente Statuto, operano con autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, finanziaria ed operativa nell’ambito del coordinamento dei Comitati Regionali.
I Comitati possono disporre l’approvvigionamento di beni e servizi ed approvano la pianta organica relativa al fabbisogno del personale dipendente in sede locale.
I Comitati rendono conto del proprio operato ai Comitati Regionali, al cui controllo di legittimità e di rispondenza agli interessi dell’Associazione sono soggetti
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