Ricevo con richiesta di pubblicazione questa lettera aperta da persone con cui ho condiviso la mia attività in Croce Rossa, io Volontario "non retribuito" e i compagni di strada affianco a me Volontari "retribuiti".
Non entro nel merito della discussione e
degli episodi a cui si fa riferimento, non avendovi partecipato
direttamente non posso esprimere la mia opinione.
E ripubblicandola neppure voglio esprimere giudizi o fare miei i giudizi espressi.
Credo che si sia una fase conflittuale in atto all'interno dell'associazione, auspico vivamente che si passi dal conflitto al confronto e che ci si concentri sul risolvere le difficoltà enon ci lasci distrarre dalla tentazione di "schierarsi" da una parte o dall'altra.
Come è mia abitudine fin da ora invito chi volesse esprimere la propria opinione a utilizzare i commenti o a contattarmi.
Come mio contributo solo una riflessione di fondo:
Come notate il titolo è lettera aperta da Volontario a Volontario e poi scrivendo ho scelto di accostare due parole che sembrano in antitesi tra di loro: "Volontario" e "retribuito", non sono impazzino, ma per chi conosce il 5° principio (ri)adottato nel 1965 e formulato fin dalle origini del Mobimento non sono sono in antitesi tra di loro.E ripubblicandola neppure voglio esprimere giudizi o fare miei i giudizi espressi.
Credo che si sia una fase conflittuale in atto all'interno dell'associazione, auspico vivamente che si passi dal conflitto al confronto e che ci si concentri sul risolvere le difficoltà enon ci lasci distrarre dalla tentazione di "schierarsi" da una parte o dall'altra.
Come è mia abitudine fin da ora invito chi volesse esprimere la propria opinione a utilizzare i commenti o a contattarmi.
Come mio contributo solo una riflessione di fondo:
Voglio riportarlo nella forma pubblicata sul sito istituzionale:
VOLONTARIETÁ
La Croce Rossa è un'istituzione di soccorso, disinteressata e basata sul principio volontaristico
Volontario
è la persona che aderisce all'organizzazione di sua spontanea volontà e
senza alcuna costrizione, questo però non toglie che alcune prestazioni
possano essere retribuite per i dipendenti, ovvero quanti fanno una
scelta di vita professionale di aderire ai principi C.R.I e soprattutto di aiutare il prossimo sofferente
Vorrei tanto che la consapevolezza di questo principio porti responsabilità per una maggior predisposizione al dialogo laddove, per stanchezza o altro, fosse provvisoriamente venuto meno.
Questo mio desiderio sia per i Volontari non retribuito che per i Volontari dipendenti, ovviamente.
Lettera aperta ai Volontari della Croce Rossa Italiana
Ai Presidenti dei Comitati della Croce Rossa Italiana
Alle Volontarie e ai Volontari della Croce Rossa Italiana
Alle Volontarie e ai Volontari della Croce Rossa Italiana
In queste ultime settimane, in questi ultimi giorni, abbiamo assistito
ad una serie di eventi che mettono la Croce Rossa tutta in difficoltà,
tanto da poter compromettere lo svolgimento di quelle attività di
assistenza alla cittadinanza e alle fasce più deboli che tutti noi,
insieme, provvediamo a realizzare.
Pensare che questi momenti
debbano essere strumentalizzati come la contrapposizione di chi lotta
per il bene dell’Associazione contro le richieste di una casta
prevaricatrice che non vuole rinunciare a nulla per il bene comune, sono
il segno di una debolezza e di una grettezza di visione.
Perché è
veramente difficile poter pensare che il riconoscimento di una
sicurezza lavorativa dopo anni (10, 15 o anche 20) di precariato, di un
riscontro economico congruo all’attività svolta e di diritti lavorativi
di un paese moderno, siano richieste pretestuose di un gruppo di
lavoratori che vogliono imporre la propria volontà ad un esercito di
volontari vittime del sistema.
Forse anche i volontari non sono lavoratori che vivono difficoltà di qualche genere nel proprio ambiente lavorativo?
Strumentalizzare tali richieste è ingiusto e scellerato.
Forse sarebbe utile rivedere la storia della Croce Rossa come la storia
di una collaborazione che in molte realtà è stata esempio di rispetto
reciproco e sinergia di forze unite nel medesimo obiettivo: aiutare chi
ne ha bisogno.
Con volontari e dipendenti fianco a fianco nelle
situazioni più difficile e drammatiche, in scenari di quotidianità e di
eccezionalità, dove se non ci fosse stata una leale collaborazione la
Croce Rossa non avrebbe garantito una qualità del servizio che non ha
paragoni nel panorama nazionale.
Con dipendenti che prima erano
volontari e viceversa, e che nel rispetto reciproco del proprio ruolo e
dei propri compiti rendono grande questa Associazione.
Sarebbe esistita una Croce Rossa di soli volontari?
Sarebbe esistita una Croce Rossa di soli dipendenti?
Adesso è giunto il momento di mettere da parte chi soffia sul fuoco
dello scontro e cercare realmente di trovare le soluzioni più opportune
per tutti; quelle soluzioni saranno le migliori anche per la Croce
Rossa.
I Dipendenti della Croce Rossa Italiana (ndr presenti all'assemblea del 8 aprile 2014 e sottoscritta da altri)
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